
Ironia e rielaborazione
Da parte di Balenciaga pare si tratti di un’idea di Demna Gvasalia, direttore creativo della maison da poco più di un anno, noto nell’intercettare icone della cultura popolare e nel rielaborarle con ironia e provocazione. Uno stile alla Andy Warhol alle prese con i pomodori in lattina della Campbell. Tra la diffusissima Frakta e il suo avatar di lusso non mancano le differenze. Intanto al posto della scritta Ikea, appare un marchio dorato e il materiale utilizzato non è polipropilene resistente, ma real pelle. La shopper Ikea diventa così un modello per l’alta moda e l’azienda svedese sembra lusingata per la scelta. In passato l’artista, Adriana Valdez Young aveva reinterpretato la shopper, utilizzandola per creare vestiti, definendo la Frakta, «un’icona di stile della nostra vita globalizzata e dell’eccessivo consumismo nel quale siamo coinvolti».
Attenti ai particolari
Ecco le indicazioni di Ikea da seguire e scritte in maniera ironica come si trattasse di un capo di alta moda da distinguere da quelli contraffatti: 1) Scuotila, se il rumore è un fruscìo, allora la tua borsa è vera; 2) la vera bag è multifunzione, può trasportare mattoni attrezzatura da hockey e persino acqua; 3) resistenza: la vera Frakta può essere risciacquata con un tubo da giardino quando si sporca; 4) il prezzo: la borsa vera costa solo 60 centesimi.
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