Pitti si veste di green: i tessuti
diventano eco con gli studenti-stilisti

Pitti si veste di green: i tessuti diventano eco con gli studenti-stilisti
2 Minuti di Lettura
Giovedì 28 Dicembre 2017, 13:29
La moda del futuro dovrà essere sempre più green. A lanciare la sfida in occasione di Pitti Immagine 93 è l’Istituto Europeo di Design con quattro giorni di attività che si terranno nella sede fiorentina (via Bufalini 6r) dal 9 al 12 gennaio 2018. Livia Firth designer e ideatrice di Eco-Age, fondazione attiva nella promozione di processi produttivi meno impattanti nell’universo fashion e consumi più consapevoli, sarà a Firenze il 10 gennaio alle ore 10 per ispirare gli studenti provenienti dalle sedi di Milano, Roma, Firenze, Torino, Venezia, Como - Accademia Aldo Galli, Cagliari e Barcellona, che dovranno cimentarsi con materiali e tecniche sostenibili per la produzione di una capsule collection eco-friendly.

Il progetto fashion
EcoEgo è il nome del progetto studiato da Ied che vede la collaborazione di aziende di eccellenza del made in Italy, selezionate per i processi produttivi attenti all’ambiente e che forniranno tessuti e materie prime necessarie alla realizzazione di abiti e accessori durante le giornate di workshop. Ad aprire i lavori nella sede di Ied Firenze - martedì 9 gennaio alle ore 10 - sarà la presentazione del brief in aula agli studenti, con le indicazioni per la creazione della capsule collection green e le ispirazioni suscitate da una guida d’eccezione: Tiziano Guardini. Designer attento ai temi della moda sostenibile, Tiziano Guardini è il vincitore del premio Franca Sozzani Gcc Award for Best Emerging Designer, contest internazionale promosso dalla Camera della Moda di Milano in collaborazione con Eco-Age. Il workshop proseguirà nei giorni successivi, con incursioni creative da parte delle aziende partner, tra cui Texmoda, Isko, Filmar, Ecoalf, Econyl, per guidare e ispirare gli studenti coinvolti fino alla presentazione finale dei prototipi che si terrà venerdì 12 gennaio, sempre presso la sede di Ied Firenze. In mostra inoltre i cinque abiti creati dai vincitori dei Green Carpet Fashion Awards, tra cui anche quello di Tiziano Guardini (con conchiglie e vecchi compact disc trasformati in paillettes), un abito realizzato dalla designer Diana Ramusciello in tinto filo jacquard in poliestere riciclato, prodotto da Tessitura Serica A.M. Taborelli srl, una creazione di Riccardo Greco e quattro capi realizzati da Tecla Frigerio, alunna Ied Milano, che ha lavorato partendo dalle cimose recuperate dagli scarti di produzioni tessili e facendo uso di un telaio domestico .
© RIPRODUZIONE RISERVATA