Dal Marchese del Grillo alla Francia:
D'Alesio a caccia degli Champagne

Dal Marchese del Grillo alla Francia: D'Alesio a caccia degli Champagne
di Mario D'Alesio
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Sabato 19 Maggio 2018, 12:46
Tutti conosciamo lo Champagne, come uno dei più grandi vini del mondo. Protagonista di festeggiamenti e brindisi importanti, e poliedrico abbinamento ai cibi e ai menu più complessi e disparati. Ma la Champagne è una regione francese di cui parlano in pochi. Siamo a 160 km ad est della capitale Parigi.



Il viaggio verso la meta
Chalons en Champagne è la capitale politico-amministrativa, Reims la città economicamente più rilevante ed Epernay è considerata la capitale del vino. Ed è proprio Epernay la prima meta, che dista dalle Marche più di 1.200 km. Il viaggio, in auto, inizia la mattina decidendo di passare per il monte Bianco. Con euforia si esce dall’autostrada a Chalons en Champagne e passando per piccoli paesini si arriva a Epernay. L’arrivo a Epernay è attraverso l’Avenue de Champagne (ça va sans dire) che si immette su Place de Champagne ... come se ci fosse stato bisogno di far capire dove ci trovassimo! Fioriere super curate, pulizia eccellente e un grande monumento raffigurante un tappo (detto “a fungo”) di Champagne ci danno il benvenuto, anzi il bentornato in questa cittadina. Sì, perché per appassionati di vino, questa meta si ripropone spesso, da Epernay si può visitare bene tutta la zona: ricordare però che molti produttori, specialmente i più piccoli, sospendono le visite durante la vendemmia. Uno di fianco all’altra ecco un susseguirsi di palazzi e ville, che sono le sedi di grandi marchi di Champagne famose nel mondo: Moët & Chandon, Pol Roger, Mercier, Collard-Picard. Peccato che fosse sera e quindi tutto chiuso. Forse meglio così. Da un piccolo bar all’interno di una maisonne ecco Paul, ragazzo parigino che lavora al Marriot Hotel della capitale, mandato lì per un anno per approfondire la cultura sulla champagne.



Alla scoperta dei piccoli produttori
Il vero motivo del viaggio: la conoscenza diretta di due piccoli vigneron, a scopo lavorativo. A 20 minuti tra vigne e paesini si giunge a Trepail attraversando le due località dei più grandi Pinot Neri, Bouzy e Ambonnay. Trepail è chiamata la “perla bianca” perché all’interno di una zona vocata solo a Pinot Nero, ha risultati nettamente migliori con lo Chardonnay. Prima tappa da Fabrice Bertemès, produttore su 4 ha di vigna, che conferisce per la maggior parte a dei marchi famosi, ed una restante la tiene per sé e vende autonomamente. Persona di cultura e conoscenza intima dello champagne, elegante nelle maniere e preciso nelle definizioni. Lui cerca di rappresentare ed interpretare al meglio questo terroir cosi particolare, dove lo Chardonnay si pronuncia con una nota di pompelmo che lo contraddistingue e che dona molta freschezza al sorso. Fabrice, che svolge ancora oggi tutte le fasi della produzione rigorosamente a mano, è coadiuvato dal figlio che rappresenterà la quinta generazione ad occuparsi dell’azienda di famiglia. La visita successiva è nella splendida cittadina di Ay, sede di tante grandi maison di Champagne famose nel mondo, dove in una graziosa piazzetta c’è la sede della Roger Brun. Ad accogliere è Philippe Brun, ex rugbista, di una certa stazza, eclettico e singolare personaggio, senza peli sulla lingua, grande carisma ma anche di semplice e sana simpatia, oltre che innamorato follemente dell’Italia. Le etichette Brun non le dimentichi facilmente, ma all’inizio creano perplessità: vini cosi gentili, precisi e morbidi al cospetto del titolare che è tutto l’opposto! La sintonia con i vini che produce si nota salendo di livello nella sua gamma con vini che lo rispecchiano. Il Pinot Nero svetta per personalità e carattere ed i vini si fanno più selettivi. Che vini! Brindisi di chiusura e si riparte verso l’Italia.
 
Chi è
Mario D’Alesio è il titolare del “Marchese del Grillo”, storico ristorante e hotel a Fabriano. La sua enoteca è tra le migliori d’Italia. Viaggio in auto di tre giorni insieme all’imprenditore Lalli: per ricercare Champagne da selezionare e proporre a chi non vuole percorrere le strade già conosciute nel mondo dello Champagne.
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