La carica delle Marche a ProWein:
64 cantine si mettono in mostra

La carica delle Marche a ProWein: 64 cantine si mettono in mostra
di Andrea Fraboni
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Sabato 17 Marzo 2018, 13:10
Tutti in Germania. Da domani apre il ProWein a Düsseldorf, un appuntamento per i vignaioli di tutto il mondo ormai irrinunciabile. Per gli operatori del settore vale quanto il Vinitaly di Verona (dal 15 al 18 aprile). Le Marche, mai come quest’anno, fanno squadra, unite e compatte con i due consorzi che fondono forze e idee per un’immagine complessiva di una regione che resta comunque sempre al plurale. Vino compreso.



Un’azione congiunta
Promozione congiunta per il vino delle Marche a ProWein 2018, la fiera di Düsseldorf di riferimento per il business del vino in programma da domani a martedì 20 marzo. Saranno infatti 64 le aziende socie dell’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt) e del Consorzio vini piceni che porteranno l’en plein delle Doc regionali in terra teutonica, dalla Lacrima di Morro d’Alba all’Offida Pecorino, fino a Verdicchio dei Castelli di Jesi e Rosso Piceno, che quest’anno compiono 50 anni dalla nascita della Doc. In 196 metri quadrati di collettiva i due consorzi raggrupperanno 38 soci (hall 16 stand C77), mentre altri 26 saranno presenti con spazi propri. «Unificare la comunicazione sotto la bandiera di un unico brand Marche - dice il presidente del Consorzio vini piceni, Giorgio Savini - ci dà la possibilità di comunicare le tipicità dei nostri vitigni autoctoni in maniera unitaria e più semplice per gli oltre 58mila operatori attesi in fiera». Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Imt, Antonio Centocanti: «Il mercato tedesco è fondamentale per i vini delle Marche e Düsseldorf è una piazza altamente competitiva, sulla quale è bene presentarsi con una strategia chiara. Ed è quello che faremo in Germania ma anche al Vinitaly, dove si prospetta una partecipazione collettiva di grande rilievo».



La spinta dell’export
I dati export sul totale 2017 rilasciati ieri da Istat registrano nel frattempo una ulteriore crescita del vino made in Marche, che per la prima volta supera quota 50 milioni di euro (57 milioni di euro, comprese le bevande che pesano circa per il 10% sul valore complessivo). Un incremento del +3,5% rispetto al 2016 - che fa in parte da contraltare alla battuta di arresto del complesso delle esportazioni marchigiane (-2%) - generato dall’exploit registrato sui mercati terzi (+9,8%). Tra le principali variazioni, decollano gli ordini presso i top buyer di Svezia (+20,3%) e Stati Uniti (+16,8%), mentre salgono notevolmente le quotazioni della Russia (+87,2%). Bene anche il Regno Unito, su cui a ora non si avverte alcun effetto Brexit (+15%).

C’è tanto altro ancora
Non solo Marche: al Prowein, che attende 58.500 operatori provenienti da 131 nazioni, l’Italia con 1.700 aziende rappresenta la maggior partecipazione tra i Paesi produttori, seguita da Francia (1.500), dai padroni di casa tedeschi (1.000), Austria, Spagna e Portogallo. E per l’Istat proprio la Germania si conferma il principale mercato Ue per il Belpaese e il secondo al mondo dietro agli Usa. nonostante una crescita modesta (+0,6%), il valore dell’export enologico made in Italy sfiora il miliardo di euro (981 milioni) con un’incidenza sul totale delle esportazioni del 17%. Marche sempre protagoniste in Germania: la partecipazione riguarda i nomi storici delle cantine regionali ma ci sono anche aziende emergenti che cercano il palcoscenico internazionale per avere contatti forti sui mercati che contano. Il lavoro fatto in questi ultimi giorni da Alberto Mazzoni e da Armando Falcioni, direttori dei due consorzi regionali, è stato concentrato proprio sulle certezze del vino locale (Verdicchio e Rosso Piceno ma non solo): la vendemmia 2017 sarà il primo fiore all’occhiello da presentare. E al fianco delle corazzate come Umani Ronchi, Velenosi, Santa Barbara, Sartarelli, Monte Schiavo, Colonnara, Belisario, Ciù Ciù, Garofoli, Moncaro e Montecappone, non mancano novità e aziende dai numeri più limitati ma con produzioni di qualità eccezionale.

Una raffica di eventi
Per questa XXV edizione di ProWein, i grandi autoctoni delle Marche saranno in vetrina anche nello stand “De.Sa.” (pad. 15 - stand 15 B 03), uno spazio di 220 mq, diviso tra un open space e l’Enoteca, dove sono in programma 20 seminari, sette grandi verticali, degustazioni guidate, mastercalss e assaggi gratuiti per un vero e proprio viaggio nei territori vitivinicoli italiani. «Sarà un ProWein ad alto tasso tricolore - sottolinea Sofia Biancolin, presidente della Deutschland Sommelier Association (“De.Sa.”) - visto che l’Italia è ancora una volta in pole position. Siamo pronti a schierare una serie di aziende che ben rappresenta lo straordinario patrimonio vitivinicolo italiano».
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