Brindisi d'autore con Ramona Ragaini
votata miglior sommellier d'Italia

Brindisi d'autore con Ramona Ragaini votata miglior sommellier d'Italia
di Agnese Testadiferro
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Sabato 23 Dicembre 2017, 12:42
Brindiamo al Natale con il giusto calice in mano. Che fosse in famiglia, con gli amici o in compagnia di se stessi, impossibile rinunciare ad un buon vino per festeggiare la magia natalizia. Per essere abili nelle scelte, arrivano i consigli di Ramona Ragaini, fresca di nomina dalla Guida 2018 di Identità Golose: è lei, la migliore sommelier d’Italia. Dalle bollicine al passito, un percorso guidato e made in Marche per far ballare anche i palati più esigenti.
 
Il brindisi con i tuoi
«Il Natale in famiglia me lo immagino pieno di calore e affetto. I regali sotto l’albero, i bambini felici, il brodo che bolle, l’odore della serenità. Tutto questo va annaffiato da immancabili bollicine». E quello che lei consiglia, per iniziare i festeggiamenti, è «il Brut metodo classico dell’azienda ColleStefano di Castelraimondo. Una bolla che parla di casa e di territorio con le solo uve Verdicchio di Matelica, che bene si abbina ad un tipico antipasto di Natale fatto di salumi e formaggi». Dai vigneti di Matelica a quelli di Jesi il passo è breve e quasi obbligato perché «immancabile nelle tavole di ogni marchigiano è anche il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Due sono le etichette che vi suggerisco. San Paolo 2015 dell’azienda Pievalta di Maiolati Spontini e Podium 2014 della Cantina Garofoli di Castelfidardo. Entrambi perfetti per la cena della Vigilia dove il pesce fa da padrone». Ed ora veniamo al rosso. «Se è vero che il Natale è calore non può certo mancare il vino rosso! A Natale regalatevi una bottiglia di Rosso Conero Riserva Campo San Giorgio 2012 dell’azienda Umani Ronchi di Osimo: Montepulciano in purezza dove le uve provengono da una piccola particella ad hoc in quanto scelta perché regala vini di grande eleganza ed espressività. Il calice si abbina perfettamente ai secondi di carni rosse e cacciagione».
 


Con chi vuoi
Per chi decidesse di passare il Natale con gli amici «suggerisco invece etichette che vi facciano divertire e che siano un po’ diverse rispetto ai grandi classici marchigiani. Ecco allora che vi farei iniziare con il Mai Sentito dell’azienda La Staffa di Staffolo: vino frizzante, rifermentato in bottiglia ottenuto da uve Verdicchio. È un vino divertente e spensierato, perfetto mentre si stuzzica qualcosa di fritto». Per continuare «passerei al Bordò 2012 dei Poderi San Lazzaro di Offida. Nelle Marche si sta parlando molto di questa tipologia di vino ottenuto da uve Grenache. È un vino che racconta molto della tradizione contadina del nostro territorio e la sua riscoperta regala valore aggiunto alla nostra regione. Tra tutti, quello di Poderi San Lazzaro spicca per la sua estrema freschezza, vivacità e grandissima bevibilità; ottimo con gli immancabili vincisgrassi». Con il pranzo finito via la tovaglia dal tavolo e spazio al telo verde… pronti per giocare e farsi travolgere dalla varietà dei dolci. Tra una partita a carte e una tombolata, tra cioccolata e torrone Ramona non ha dubbi: «il vino perfetto è il passito di Lacrima di Morro d’Alba Amaranto del Pozzo Buono dell’azienda Vicari di Morro d’Alba. La piacevolezza delle sue note floreali al naso è accompagnate da una bocca avvolgente e persistente, affatto stucchevole e molto persistente».
 
Cin cin tutto per sé
Delle serie «meglio soli che male accompagnati». La sommelier Ragaini tira fuori dal cilindro la bottiglia giusta per chi ha deciso di passare il Natale da solo. «La bottiglia deve essere rassicurante e “di compagnia”. Per voi ho scelto il Rosso Conero Riserva Sassi Neri 2013 dell’azienda Le Terrazze di Numana. Un Montepulciano confortevole, morbido ed avvolgente. Da bere davanti al camino, con un buon libro in mano ed un sigaro». Ed ora che la cantina è stata sistemata, non resta che stappare e godersi il miglior Natale che ci sia.
 


La visciola di Vignamato vola con Papa Francesco
Il vino Vignamato vola nel mondo insieme a Papa Francesco. Nel menù servito al Pontefice e ai suoi accompagnatori durante i viaggi internazionali sui voli Alitalia, in abbinamento al dessert, c’è infatti il “Vì de visciola” prodotto dall’azienda agricola fondata agli inizi degli anni ‘50. Nato da un’antica ricetta a metà ‘800, questo vino aromatizzato viene prodotto dalla famiglia Ceci a San Paolo di Jesi da un viscioleto di 200 piante. Selezionato dall’entourage del Vaticano come vino da dessert ufficiale, ha regalato una bella soddisfazione alla famiglia Ceci (Andrea, Alessandra e Francesco, che insieme ai genitori Maurizio e Serenella si occupano dell’azienda). Di recente proprio Andrea Ceci ha anche ottenuto l’Oscar Green della Coldiretti . Di color rosso rubino, il “Vì de Visciola” Vignamato ha un aroma persistente di amarena, ciliegia e viola. Si abbina perfettamente ai dolci tradizionali, come pure al cioccolato e al gelato.
 


Chi è Ramona
Ramona Ragaini, classe 1985, è la migliore sommelier d’Italia per la guida 2018 di Identità Golose. Da dieci anni è l’anima della sala del ristorante stellato “Andreina” di Loreto dove tra i fornelli c’è il marito, lo chef Errico Recanati. Studio, degustazioni, ricerca e curiosità sono alla base della sua formazione sul mondo dei vini. «Sono un’autodidatta» dice.
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