"100% Marche", il vino delle nostre
terre spicca il volo a Vinitaly 2018

"100% Marche", il vino delle nostre terre spicca il volo a Vinitaly 2018
di Andrea Fraboni
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Sabato 14 Aprile 2018, 13:05 - Ultimo aggiornamento: 13:11
Ci siamo. Torna il Vinitaly e sarà “100% Marche”. Da domani a mercoledì oltre 4.400 espositori provenienti da 33 Paesi trasformeranno Verona nella capitale mondiale del vino. Un evento da non perdere per il business enologico: cresciuti del 25% i produttori esteri, già dallo scorso dicembre sono in sold out gli spazi. Molte le new entry: dalla prima volta di Etiopia, Danimarca e Santo Domingo, alle nuove aziende da Francia, Spagna, Croazia, Georgia, Portogallo, Ungheria, Azerbaijan, Usa, America del Sud, Australia, fino al Giappone. A testimoniare il consolidamento del Salone dei vini e dei distillati, l’edizione numero 52 si presenta sempre più internazionale, green e digitale.



Le Marche protagoniste
Sarà, come detto, “100% Marche”. È questo lo slogan della nostra regione al Vinitaly: un lavoro straordinario di preparazione e assemblaggio da parte dell’Istituto marchigiano di tutela vini e del Consorzio vini piceni: 141 aziende a Veronafiere (Pad. 7, stand C6-C9) con numeri record anche per le etichette sulla Terrazza Marche, oltre 250, per un approccio davvero unico con visitatori ed esperti del settore rispetto al resto della fiera. Ma Alberto Mazzoni e Armando Falcioni, direttori dei due consorzi, quest’anno hanno fatto molto di più: hanno tracciato una linea comune che riporta l’unica regione al plurale, le Marche appunto, sotto una sola bandiera enologica regionale.

Un doppio anniversario
Promozione e sviluppo del nostro vino, la strada è lunga ma adesso la base è solidissima: i vignaioli marchigiani hanno perso il riflesso condizionato del guardarsi attorno e hanno spinto lo sguardo verso l’orizzonte dei mercati mondiali. Uno sforzo fatto anche dai piccoli produttori che hanno elevato la qualità dei nostri bianchi, dei rossi, delle bollicine, dei rosati e dei passiti a livelli di prestigio nazionale. Certo, la concorrenza è agguerrita. E anche quella, ormai, viene da ogni angolo del pianeta. Per questo riempe d’orgoglio i cinquantesimi del Verdicchio dei Castelli di Jesi e del Rosso Piceno, il bianco e il rosso più rappresentati della regione che festeggiano le nozze d’oro dal riconoscimento della Doc. E per loro sono stati allestiti eventi e degustazioni che porteranno ancora una volta le Marche del vino sotto i riflettori. Ma in molti si sono accorti della bontà e della freschezza di altri due bianchi marchigiani, il Pecorino e la Passerina. I loro risultati nella grande distribuzione sono i migliori nell’ultimo triennio. Senza dimenticare il Bianchello che è protagonista delle manifestazioni organizzate per il 150° anniversario della morte di Gioachino Rossini.

Ma c’è tanto altro ancora
Marche in primo piano anche sui vini biologici (un vero boom) che hanno intercettato le nuove tendenze dei consumatori italiani come l’attenzione sui prodotti tipici a partire anche dall’esperienza di Food Brand Marche. Oppure il premio “Benemerito della Viticoltura 2018” intitolato ad Angelo Betti che quest’anno è stato assegnato all’azienda agricola Staffa di Staffolo. Il riconoscimento va ai benemeriti della vitivinicoltura italiana, su indicazione delle Regioni. Le Marche hanno segnalato la giovane azienda, realtà artigianale che si sviluppa su sei ettari di vigneto, agricoltura di ispirazione naturale vigneti maturi, una grandissima passione per l’agricoltura rispettosa dell’ambiente e per il buon vino. Lo chef stellato Errico Recanati, affiancato dalla moglie, la sommelier Ramona Ragaini e da tutto il team del ristorante “Andreina”, sarà protagonista della quattro giorni di Verona. Domani sera curerà la cena organizzata da Imt per celebrare il Verdicchio ma durante tutta la durata della manifestazione firmerà le proposte gastronomiche dello stand marchigiano (Terrazza Marche).

L’altro salone
Sono 300 gli espositori di Sol&Agrifood, 19 in arrivo dalle Marche. Un ricco programma di degustazioni e cooking show che fanno parte delle iniziative di promozione e valorizzazione in chiave commerciale delle produzioni agroalimentari non industriali realizzate con materie prime territoriali. «Per la nostra regione - ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Anna Casini - è un’occasione unica per far conoscere al grande pubblico le nostre eccellenze ma soprattutto perché ci sarà la prima assoluta dell’olio Igp Marche». Insomma per quattro giorni le Marche che corrono, quelle che producono, quelle legate alla terra, saranno in vetrina a Verona. E faranno sicuramente bella figura.
 


Alla Maison Vicentini festa Imt al Verdicchio
Domani sera (ore 20) alla Maison Vicentini di Verona cena dedicata ai 50 anni della Doc Verdicchio dei Castelli di Jesi e organizzata in occasione di Vinitaly dall’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt). In scena 5 decenni del vino cult delle Marche con i 5 piatti iconici della cucina italiana interpretati dallo straordinario chef stellato Errico Recanati del ristorante Andreina di Loreto.


 
Santa Barbara stupisce con un Vermut da sogno
Santa Barbara prende l’occasione al volo. Al Vinitaly Stefano Antonucci mette in vetrina i suoi bianchi super premiati, dà lustro ai suoi grandi rossi ma il colpo di tacco è invece la presentazione ufficiale del suo nuovo Vermut. A Verona l’eclettico vignaiolo barbarese porta l’ultima creazione del suo estro: il Vermut Santa Barbara che si affianca al Bitter (dicembre 2016) che ha ottenuto un successo strepitoso. Anche il Vermut nasce nel cuore e nella testa di Antonucci ma è lavorato dall’alchimista dei profumi Baldo Baldinini.


 
Velenosi, Solestà e Prope si fanno spazio in cantina
Solestà, perché ha nella sua radice il sole ed è un atto d’amore nei confronti di Ascoli e di uno dei suoi Sestieri della Quintana. È l’alfiere dalla nuovissima linea Abruzzo della Velenosi Vini che il Cavaliere della Repubblica Angela ha presentato in anteprima nei giorni scorsi al Sasushi di San Benedetto. Sarà la star a Vinitaly insieme alla linea Prope - ispirata alle opere di Osvaldo Licini e che in latino significa vicino - che nasce a Controguerra, oltre il Tronto, vicino, appunto, ad Ascoli. Un’occasione anche per festeggiare le recensioni di Wine Spectator che premia Velenosi su tutta la gamma.
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