Stem in the city, quando la donna
sale in cattedra per la tecnologia

Stem in the city, quando la donna sale in cattedra per la tecnologia
di Viviana Cattelan
2 Minuti di Lettura
Domenica 18 Marzo 2018, 13:27
Da martedì 10 a venerdì 13 aprile si terrà, a Milano, “STEM in The City”: una fiera dedicata alle ragazze; STEM è un acronimo formato dalle inizialli di “Science, Technology, Engineering e Math (ovviamente: scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). L’iniziativa, organizzata dal Comune di Milano, vuole promuovere e incoraggiare le giovani ad avvicinarsi alle materie tecnologiche e digitali, ma soprattutto a non sottovalutare le proprie capacità in ambito scientifico, ingegneristico e informatico. Il primo passo da compiere è combattere i pregiudizi e gli stereotipi di genere perché, come spiega Sandra Mori, presidentessa di Valore D, «il 57% degli insegnanti e il 61% dei genitori ha pregiudizi di genere sulle professioni». Alcune storie ci confortano: l’ingegnere Samantha Cristoforetti è diventata un’astronauta, Patrizia Panico è stata la prima donna ad allenare la nazionale maschile di calcio under 16, la fisica Fabiola Gianotti è l’attuale direttrice generale del CERN, ecc.. A questi nomi eccellenti vorrei aggiungere una recente conoscenza: la diciassettenne Valeria Cagnina. La passione di Valeria per la robotica nasce fin da bambina, infatti, a 11 anni, ha costruito da sola il suo primo robot (guardando dei video in inglese su youtube) e, a 13, è stata nominata tra i 100 Digital Champions Italiani, la più giovane in Europa. Uno dei sogni di Valeria era visitare il MIT di Boston e la sua famiglia l’ha accompagnata. Durante la visita presso la prestigiosa università americana, un professore le ha proposto di diventare Senior Tester per il progetto “Duckietown”. Dopo un anno è tornata a Boston, questa volta da sola, perché è stata ammessa al summer camp “Lean Gap”, durante il quale 40 selezionatissimi ragazzi imparano a creare una start up… Un percorso non comune per una ragazza e che indica quanto sia importante incoraggiare il genere femminile verso lo studio di materie che sembrano ancora inconsuete per una donna… Penso che alle nostre ragazze dovremmo dare più opportunità e motivazioni: STEM si propone di fornirle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA