Le francesi di Pesaro, Corinne e Margot
"Mamma si infuriò quando devastammo casa"

Le francesi di Pesaro, Corinne e Margot "Mamma si infuriò quando devastammo casa"
di Camlla Cataldo
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Domenica 22 Ottobre 2017, 16:01
Per essere belle, sono molto belle. Parliamo dell’eleganza delle francesi trapiantate a Pesaro ma rimaste, in fondo, cittadine del mondo: una storia molto divertente considerato che entrambe sono state e sono legate al mondo della moda, della pubblicità e della comunicazione. 
Corinne Becouarn (Beauvais, Francia, 25 agosto 1963), ex modella, ha viaggiato tra Italia, Francia, Giappone, Usa. Negli anni ’80 ha fatto spot, servizi fotografici, e copertine. Ha sposato un cestita della Scavolini. Lavora come traduttrice e si è separata.
Margot Ovani (Pesaro, 15 dicembre 1987) ha sfilato per le più importanti griffe di moda, ha posato come fotomodella e ha partecipato a numerosi programmi tv come L’Isola dei Famosi o Tiki Taka. Vive a Milano da anni e ha una passione per i gatti.
1. Cosa vi unisce e cosa vi divide?
Madre: Ci unisce un legame fortissimo. È la mia prima figlia e l’ho fortemente cercata e voluta. Ci divide la lontananza geografica, che io rispetto e di cui sono felice per lei. Siamo diverse in tutto, ma siamo una cosa sola. Lei mi chiede consigli e io le dico quello che farei io. Poi, giustamente, prende le sue decisioni.
Figlia: Siamo entrambe solari e positive, due bombe di energia. Ho preso da lei! Mamma è decisamente più ordinata e precisa di me e su questo discutiamo spesso.
2. Cosa cambieresti dell’altra?
M.: Il suo essere sognatrice in maniera eccessiva. Vive nel suo mondo meraviglioso, ma esiste anche la realtà.
F.: È troppo ritardataria

3. Madre e figlia possono essere amiche?
M.: No. Lei e sua sorella Anais saranno le mie bambine per sempre, ma restano figlie. Margot si apre molto con me e mi telefona tutti i giorni, è molto presente.
F.: Noi siamo mamma e figlia, sorelle ma soprattutto migliori amiche, da sempre. Il mio sogno sarebbe stato quello di avere un bimbo a 24 anni, come è successo a lei.

4. La litigata più furiosa
M.: Aveva 13 anni e mi mandò al diavolo non ricordo per quale motivo. Rimasi malissimo, non mi aveva mai risposto in quel modo.
F.: Avevo 15-16 anni ed era la prima volta che rimanevo sola in casa per qualche giorno. Invitai degli amici e “devastammo” la casa… Mamma tornò 48 ore prima e si arrabbiò moltissimo!

5. Quanta Francia c’è in te?
M.: Tanta. La Francia sono i miei ricordi e io senza quelli non vivo. E c’è la mia famiglia.
F.: Mi sento italiana, ma ho anche una grande parte francese in me. Là c’è mia nonna che è come una seconda mamma. I francesi sono un po’ snob, ma noi non lo siamo.

6. Ti senti una donna realizzata?
M.: Oggi assolutamente sì.
F.: No, lo sarò al 100% quado diventerò mamma, la cosa più importante in assoluto. E anche nel lavoro voglio realizzare ancora un sacco di progetti.

7. Quanto ti ha aiutato la bellezza?
M.: Mi ha facilitato le cose, ma mi hanno aiutato molto di più la bellezza interiore, la semplicità, il carattere. Da giovane non ero consapevole di essere bella.
F.: Nel nostro mondo è l’80%. Però di belle ce ne sono tante e devi essere bravo a tirar fuori la tua personalità e a farti valere.

8. Come definiresti il mondo della moda?
M.: Effimero, pieno di falsità. È una realtà difficile, un tempo e anche oggi. I luccichini sono solo apparenti.
F.: Piatto, meno creativo di un tempo. Prima era diverso, era uno show e mi sarebbe piaciuto nascere negli anni di mia mamma per fare questo lavoro.

 
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