Mamma Regina: «Sa sorpendermi»
Manuela: «Sì, però fingi d'ascoltare»

Mamma Regina: «Sa sorpendermi» Manuela: «Sì, però fingi d'ascoltare»
di Lolita Falconi
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Lunedì 23 Aprile 2018, 15:41
Mamma e figlia ristoratrici. Due volti conosciuti, due donne che da anni lavorano in piazza del Popolo a Fermo. Il loro bar ristorante, il Capolinea Caffè, si trova proprio all’ingresso del salotto cittadino ed è una tappa obbligata per chiunque fa visita alla città.
 
Regina Rovati è nata in provincia di Brescia, conosce Gianfranco, che poi diventerà suo marito a San Benedetto durante le vacanze. Con lui si trasferisce al nord. Nell’82 il ritorno a Fermo, dove Gianfranco e Regina aprono l’american bar. Nel 2004 apre Capolinea Caffè.
 
Emanuela Vergari, classe 1978. Dopo l’istituto professionale turistico Tarantelli frequenta l’università dei beni culturali e nel frattempo lavora nel bar-ristorante di famiglia di cui oggi è anima e motore. Tre figli bellissimi (Edoardo, Elena Sofia e Jacopo), è sposata con Sandro Ermini.
 
Il lavoro. Passione o dovere
M - Il lavoro inizia come un dovere nell’attività di bar poi l’avvicinamento alla cucina si trasforma in passione, merito dei geni ereditati dai miei nonni famosi ristoratori bresciani.
F - Inizia come dovere, poi la passione per il vino e la cucina e l’attenzione ai dettagli e alla cura del cliente mi coinvolgono nella gestione della nostra azienda tutta al femminile.
 
Di lei non sopporto proprio?
M - A volte mi chiedo se sono io la madre o la figlia e non so darmi una risposta.
F - Quando le parli e fa finta di ascoltarti, e poi di dice: cosa?
 
Quella volta in cui mi ha dato una lezione...
M - Nel nostro rapporto c’è sempre stata comunicazione, a volte lei mi dà dei suggerimenti che non avevo considerato e a volte mi sorprende.
F - Ogni giorno è una lezione, c’è sempre da imparare dalla mamma!! Con la mamma non la fai mai franca! Lei sa tutto!
 
Una passione condivisa?
M - La buona cucina e la tradizione culinaria
F - Il buon vino... comunque sempre di tavola qui si parla!
 
Il mio motto?
M - Non si può pensare bene, amare bene, dormire bene se non si è mangiato bene!
F - La vita è questa, niente è facile nulla è impossibile!
 
La cosa più bella fatta insieme...
M - Abbiamo condiviso tanti bei momenti, tra cui viaggi, la nascita dei figli che non saprei quale scegliere.
F - Ricordo con emozione il giorno in cui mi ha accompagnato a provare il mio abito da sposa
 
Lei è unica perché...
M - E’ una forza della natura!
F - È unica perchè... se ne erano due....sai che terremoto! Viva la mamma!
 
Amiche o genitore e figlia con il giusto distacco?
M - Genitore e figlia con il giusto distacco, ci sono sempre senza invadere il suo spazio.
F - Un po’ uno un po’ l’altro, della mamma sai che ti puoi sempre fidare..
 
L’infanzia, l’adolescenza o l’età matura....
M -Sono cresciuta nella bassa padana e da bambina sono stata fortunata, la mia famiglia ha vissuto il boom economico e miei genitori mi hanno viziato. Ho un ricordo meraviglioso delle mie estati a San Benedetto dai miei zii e lì ho conosciuto mio marito. Adesso in età matura sono orgogliosa della mia famiglia unita 6
F – L’infanzia scorrazzando in Piazza del Popolo, noi figli dei commercianti! E poi i cavalli, il salto ostacoli, la grande passione! L’adolescenza spensierata è ancora legata a quelle amiche che oggi per me sono come sorelle. Oggi sono mamma e moglie felice, l’unico rimpianto sono quei 4 esami mancanti per la laurea...ma non si sa mai!
 
Il momento migliore della giornata...
M - Il momento migliore è quando ritorno a casa dal lavoro e riesco ad abbracciare i miei splendidi nipotini, gioia della casa.
F - Sicuramente il momento migliore è quando si riesce a stare tutti e 5 insieme senza dover pensare alla routine di sempre
 
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