Pamela a Giovanna: «Ma quale
tennis! Tu vuò fa' l'americana»

Pamela a Giovanna: «Ma quale tennis! Tu vuò fa' l'americana»
di Talita Frezzi
3 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Marzo 2018, 13:13
Grandi lettrici, grandi passioni, grandi distanze. Tra Monsano e gli Usa ci sono troppi chilometri, troppa la lontananza tra Pamela e la figlia Giovanna volata “di là” per rincorrere un sogno. Allora piovono frenetici sms, smezzati “tvb” e simpatiche emoj. Amore ai tempi del social.
Nata il 21 dicembre 1965 a Chiaravalle, Pamela Pasquinelli si diploma all’istituto Magistrale di Jesi. Instancabile lavoratrice, da molti anni è direttore del megastore Ipersimply di Senigallia del gruppo Auchan. Ama il teatro e, come la figlia, dipingere.
Nata a Jesi il 28 giugno 1995, Giovanna Fioretti studia Finance e gioca a tennis grazie a una borsa di studio alla McNeese State University a Los Angeles, Usa. L’estate scorsa ha lavorato come allenatrice di tennis a Mallorca, in Spagna, nell’accademia di Rafael Nadal. Adora i viaggi, l’arte e dipingere.
 
Il libro che mi  ha cambiato la vita...
M - Sicuramente “Il fu Mattia Pascal”, letto a scuola e poi da adulta con la giusta consapevolezza della differenza tra forma e vita, delle maschere pirandelliane che possono far indossare identità diverse in base alle circostanze. Una filosofia cui sono molto vicina.
F - Non ce n’è uno in particolare, ma sicuramente “Open” di André Agassi mi ha aiutato a riflettere su come il tennis – parte fondamentale della mia vita - realmente è.
 
Nella vita le mie priorità sono...
M - Le mie priorità sono sempre state e sono la famiglia, i figli e il lavoro, trasversalmente il rispetto delle persone.
F - Le mie priorità sono fare quello che mi rende felice e cercare di dare il massimo in tutto quello che faccio. Punto a laurearmi ed entrare nel programma Master of Business Administration il prossimo settembre.

Le somiglio in...
M - Somiglio a Giovanna in tanti aspetti...soprattutto la voglia di fare e il sorriso.
F - Somiglio a mia madre in....quasi tutto, molte persone ci scambiano per sorelle!
 
Non condivido la sua decisione di ...
M - Non condivido il suo modo di vestire fuori dall’ambiente sportivo, un po’ troppo “americanizzato”, con tutti quei colori forse un po’ pacchiani.
F - Non condivido la sua decisione di lavorare così tanto.
 
Quella volta che proprio mi ha fatto arrabbiare...
M - Dimentico le arrabbiature perché non sono mai state grandi. Ricordo che da adolescente il sabato sera voleva uscire, ma avendo i tornei l’allenatore non glielo permetteva e lei se la prendeva con me piangendo perché avrei dovuto insistere io per lei.
F - Arrabbiare? Non ricordo una litigata in particolare. Sono sicura che abbiamo avuto molti litigi, ma con mamma è così, il giorno dopo è come se non fosse successo nulla.
 
Il suo consiglio più prezioso è...
M - Mi consiglia sempre di lavorare di meno e fare più cose che mi fanno stare bene!
F - Mi dice sempre “cerca di dare il massimo in quello che fai e sìì felice”.
 
Di lei vorrei avere...
M - Vorrei avere la sua intraprendenza e il suo coraggio.
F - Di mamma vorrei avere la determinazione e la pazienza nel raggiungere gli obiettivi. Devo dire che sono sempre stata determinata, ma paziente non proprio, vorrei avere tutto e subito, ma purtroppo non funziona così nella vita.
 
Il suo difetto più grande è....
M  Indubbiamente il suo peggior difetto è la frenesia, l’impazienza di aspettare...sarà che è giovane?!
F - Mamma mette sempre come prima priorità il benessere degli altri e non pensa mai a se stessa.
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