Carla a Maria Diletta: «Furiosa lite
per la sigaretta, ma ha funzionato»

Carla a Maria Diletta: «Furiosa lite per la sigaretta, ma ha funzionato»
di Talita Frezzi
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Lunedì 25 Giugno 2018, 16:28
Stessa bellezza estetica, stessa voglia di avere sempre l’ultima parola, un amore per la moda ma poca voglia di condividere l’armadio. Siamo a Jesi, terra di eccellenze marchigiane: Carla e Maria Diletta, madre e figlia, attivissima l’una e una pigrona l’altra. Ma identico stile, lo si evince guardandole, due universi così uguali e diversi.
 
Carla Saveri, classe 1959 jesina, ha lavorato per più di 15 anni nel mondo della moda come ricamatrice, (per Versace, Soprani, Genny, Grati). Collabora allo studio odontoiatrico di famiglia ed è stata per 5 anni vicepres. del Circolo Cittadino Jesi. Campionessa di cucina per casalinghe nel 2011, gioca a tennis.
 
Maria Diletta Braconi, classe 1987, chiaravallese, laureata in Odontoiatria e Protesi, lavora con il padre nello studio da lui fondato più di 30 anni fa. Si definisce pigra, ma da quando ha il suo cane ha riscoperto la bellezza delle passeggiate all’aria aperta. Il suo desiderio è quello di vedere il futuro realizzato sia nel lavoro che nella sfera personale.
 
Tale madre, tale figlia in...
M - Io e Maria Diletta siamo molto somiglianti fisicamente ma poco caratterialmente, ma su una cosa tutti ci riconoscono, che vogliamo sempre avere ragione.
F - Tutti mi dicono ancora prima di sapere chi sono: “ma tu sei la figlia di Carla?”….credo di non dover aggiungere altro…anche se poi caratterialmente siamo molto diverse.
 
Cosa non sopporta di se stessa?
M - A dirla tutta io mi sopporto benissimo, se sono una che vuole sempre avere ragione ho molto probabilmente un ego molto spiccato. Non tollero la mia intolleranza... e soprattutto la stupidità.
F - Di me non sopporto il fatto di farmi troppi problemi anche per cose futili... dovrei lasciar corre di più!
 
Da piccola avrebbe voluto essere?
M - Sin da piccola amavo dipingere e disegnare, sono diventata quel che volevo visto che poi sono finita nel campo della moda come ricamatrice.
F - Da bambina non ricordo di aver sognato di fare uno di quei mestieri stranissimi, probabilmente il Veterinario.
 
Cosa le ruberebbe dall’armadio?
M - Io e Diletta ci assomigliamo fisicamente ma molto anche nei gusti, quindi io prenderei tanto dal suo armadio, e spesso lo facciamo, anche se lei è abbastanza gelosa delle sue cose e le cede poco. 
F - Sicuramente le scarpe col tacco! Lei le usa anche per fare le faccende domestiche, io molto meno…mi piacerebbe imparare ad utilizzarle di più.
 
L’aggettivo che rappresenta meglio sua figlia/madre?
M - Perfettina, lei è sempre perfetta, sin da piccola, era l’emblema della precisione!
F - Uno solo non basta, è egocentrica, permalosa, prolissa, combattiva ma anche disponibile, generosa, brava in tutto quello che fa e una mamma fantastica!
 
Cosa non sopporta dell’altra?
M - Se debbo trovarle un difetto, è che si sente un po’ sapientino, la “signorina so tutto io”.
F - Lei come me vuole sempre avere ragione…anche se a volte non ce l’abbiamo!
 
Che consiglio le darebbe?
M - Sono sempre stata una madre poco invadente, consiglio ai miei figli di correre dietro ai loro sogni sempre, meglio vivere di rimpianti che di rimorsi, perché chi non osa non vive!
F - Di prendersela meno per certe cose perché alcune volte non ne vale la pena.
 
Quella volta che abbiamo litigato di brutto...
M - Con Diletta mi ricordo di aver litigato di brutto quando scoprii che aveva fumato la sua prima sigaretta, credo di averla traumatizzata. La litigata fu efficace!
F - Non ricordo una volta in cui abbiamo avuto una litigata in particolare, di solito quando ci scontriamo alla fine partiamo entrambe arrabbiate e poi lei utilizza la tecnica del “messaggio profondo strappalacrime” per far leva sul mio senso di colpa e vince sempre!
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