Addio faccine, «roba da vecchi»: pure le emoticon sono fuori moda

Addio faccine, «roba da vecchi»: pure le emoticon sono fuori moda
di Francesco Musolino
4 Minuti di Lettura
Domenica 4 Aprile 2021, 08:54

Dimmi che emoji usi e ti dirò quanti anni hai (e probabilmente la verità vi farà soffrire). Uno studio inglese su duemila giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni condotto dalla società Perspectus Global, ha messo all'indice una serie di emoticons, dichiarando che chi li usa è anziano, fuori moda.
Esatto, la Generazione Z (i nati dal 1995 in poi) segue pedissequamente l'evoluzione dell'uso del linguaggio grafico sui social TikTok, soprattutto - al punto che l'uso incauto di alcune emoji vi bollerà per sempre come boomer, un figlio della generazione baby boom (i nati tra il 1946 e il 1964).

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Quali sono le iconcine incriminate? Il pollice in alto, il segno OK e tenetevi forte, l'applauso e persino lo smile che ride. Avrete notato che sono 4 fra gli emoji più noti in assoluto e al loro posto ecco subentrare la fiamma, la melanzana e la pesca aprendo la parentesi sexting ed inoltre, la faccia buffa (zany face) e il teschio. Correva l'anno 1982 quando l'informatico Scott Fahlman creava le prime grafiche :-) e :-( nate proprio con l'intento di distinguere messaggi seri e ironici ma da allora, il numero di emoji disponibile è cresciuto a dismisura sui nostri smartphone. Fra le ultime aggiunte ecco l'avocado e quella del vaccino ma le mode cambiano e chi si ferma è perduto.
La sociolinguista Vera Gheno non è affatto sorpresa degli esiti del sondaggio: «Gli emoji sono lo specchio anagrafico di chi li usa, ogni linguaggio vivo deve evolversi mentre ci relazioniamo con la realtà.

La vera novità è che gli emoji sono nati per rafforzare una risposta mentre la Generazione Z li usa come sostituzione integrale del testo».


USO INCAUTO
L'uso incauto degli emoji può creare dei dubbi? «Assolutamente, pensate a chi usa la faccina che ride per commentare un post e poi si ritrova a dover specificare se l'intento fosse quello di burlarsi o esprimere solidarietà. A mio avviso continua Gheno i veri boomer sono quelli che sono sbarcati online direttamente con Facebook, adulti senza nessuna esperienza social che in questi giorni stanno intasando le chat con i ramoscelli d'ulivo e che ho personalmente ribattezzato disagiati digitali».
La verità è che sopravvivere online non è semplice. Lo conferma la 17enne Clelia P., tiktoker messinese: «Quando qualcuno della Generazione Z usa uno smile che ride, lo fa esclusivamente per prendere in giro il suo interlocutore. Significa che è stato scoperto usando un linguaggio che non gli appartiene». E se volessimo fare un corso accelerato per essere più young, su cosa dovremmo puntare? «Anziché gli smile oggi si usa l'emoji del teschio con le ossa incrociate, significa muoio dalle risate o quello che piange, per testimoniare un'emozione travolgente e si mettono le stelline per enfatizzare le parole importanti».


IN&OUT
E poi ecco il grande dubbio: chi decide cosa è in e cosa è out? «Le nuove tendenze nascono su TikTok e si diffondono in un lampo, bisogna aggiornarsi». Michela Andreozzi romana e regista del film Genitori vs Influencer (da oggi in programmazione su Sky Cinema) conferma e rilancia: «Sì, anche le emoticon seguono l'alternarsi delle generazioni, è logico che accada perché si tratta di un linguaggio molto emotivo. Mi piace molto che la generazione Z usi spensieratamente emoticons assurdi come gli animali perché ciascuno di loro cerca di esprimersi. E allora, anziché emularli potremmo trarre esempio, provando ad essere unici a modo nostro». E intanto sempre da Oltremanica, sussurrano che gli emoji sono meno interessanti per la fascia 10-14 anni, forse definitivamente fuorigioco. Sarà vero?
Tocca ancora a Vera Gheno, madre di una teenager, confermare il trend attuale: «Sì, mia figlia usa le emoji con grande parsimonia. Ma ne La Repubblica, Platone ci invitava ad accettare il trascorrere del tempo, prendendo atto dell'età che corre con serenità». Va bene tutto, pur di non sentirsi rispondere in modo sprezzante, Ok Boomer.

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