Instagram, influencer a pagamento: la nuova funzione che copia Onlyfans

Già dal 15 luglio Instagram ha introdotto le prime sezioni per abbonamenti Premium: come funzionano

Instagram, influencer a pagamento: la nuova funzione che copia Onlyfans
di Raffaele D'Ettorre
5 Minuti di Lettura
Lunedì 25 Luglio 2022, 07:25

Nel futuro dei social c'è un rapporto sempre più stretto e intimo tra creatori di contenuti e follower. Ne è convinto il capo di Instagram Adam Mosseri, che lo scorso 15 luglio ha introdotto sulla sua piattaforma i primi contenuti a pagamento: foto e reel, contrassegnati da un badge viola, per i follower che hanno sottoscritto un abbonamento premium (con un costo variabile fino a 100 dollari al mese) al loro influencer preferito, che potrà anche partecipare con loro a chat di gruppo private. «Un content creator è anche un business», spiega Mosseri, «e in quanto tale ha bisogno di un reddito stabile. E il modo migliore per darglielo è un abbonamento mensile».


LA STRATEGIA


Non è ancora chiaro quale sarà il ruolo dell'azienda in questo contratto privato tra utenti. Meta per ora non prende percentuali sulle sottoscrizioni, e non lo farà almeno fino al 2024. Parola di Zuckerberg, che promette commissioni inferiori a quanto previsto per il suo metaverso Horizon, dove l'azienda invece tratterrà un imponente 47,5% sulla compravendita degli asset digitali. La strategia di Mosseri è significativa perché sposta il corso dei social targati Menlo Park verso il modello a pagamento reso celebre prima dalla piattaforma Patreon e poi da OnlyFans, il social a luci rosse che oggi conta 120 milioni di utenti attivi.

Iniziare, lì, è facilissimo. Si crea un profilo dove caricare foto e video più o meno spinti, e poi si imposta tutto come privato: allo show può assistere solo chi paga un abbonamento mensile. E le cifre fanno spavento, come sa bene la modella Bella Thorne, che con OnlyFans è riuscita a guadagnare 1 milione di dollari in una sola notte. E come sanno anche Matteo e Vittoria, due ragazzi di Varese - lei disoccupata, lui commesso in un supermarket che oggi, grazie al colosso di Stokely, riescono a portare in banca fino a 50mila dollari al mese.


Un tesoretto che può crescere ancora se si riesce a diventare virali, magari appoggiandosi ad altri social. È il caso di Elisa Esposito, oggi fenomeno di internet grazie al suo video sul cörsiv (uno slang nato per canzonare le ragazze della Milano bene) ma già attiva da febbraio su OnlyFans. Dove promette, per 7 euro al mese, «tante fotine sexy». I video virali diventano così una vetrina per spingere i contenuti hard, in un gioco di scatole cinesi in cui i social si intersecano per dar vita a una campagna di marketing spietatamente efficace che travasa i follower da una piattaforma all'altra. Molti di questi sono giovanissimi. OnlyFans (che pur trattenendo il 20% di commissione si dichiara non responsabile del materiale pubblicato) si è subito trincerata dietro il vietato ai minori di 18 anni, ma un reportage della BBC mostra quanto sia semplice aggirare il controllo anagrafico. Intanto la polizia britannica riporta casi di quattordicenni già attivi nella vendita di immagini esplicite sulla piattaforma di Stokely. Alcuni di loro sono poi risultati scomparsi. «Sono una minorenne e vorrei fare soldi online, ho visto che molte persone guadagnano un sacco postando su OnlyFans», si legge sul forum italiano di Quora.


I PERICOLI


Le generazioni nate e cresciute sui social sono naturalmente le più portate a cercare soldi facili sul web, ma il rischio è che la digitalizzazione della propria sessualità, in un'età così delicata, possa avere conseguenze pericolose e imprevedibili. «La percezione erronea dei social come luoghi privati spinge i ragazzi ad inviare contenuti a sfondo sessuale senza riflettere sulle conseguenze», commenta Ivano Zoppi, segretario generale di Fondazione Carolina, la onlus che da anni si batte per tutelare la salute dei ragazzi sul web. E che nella sua guida (disponibile su minorionline.com) ha individuato le maggiori criticità che OnlyFans presenta oggi per i ragazzi, tra cui spiccano i rischi di stalking, cyberbullismo e adescamento. La paura di perdere follower su OnlyFans spinge infatti i content creator a soddisfare le continue richieste degli abbonati, anche le più bizzarre («abbiamo dovuto comprare del formaggio da usare nei nostri giochi erotici», spiegano in un'intervista i due ragazzi di Varese). E dire di no può avere talvolta conseguenze tragiche, come nel drammatico episodio di Carol Maltesi, l'influencer attivissima su OnlyFans fatta a pezzi da un follower.


«Non importa se la comunicazione passa da uno schermo - continua Zoppi - dall'altra parte c'è sempre una persona, con tutto il suo bagaglio straordinario di emozioni, sogni e paure». Paure che, senza un'adeguata tutela, rischiano di trasformarsi in un labirinto di perversioni da cui scappare può diventare impossibile.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA