Biglietto del 1926 in una bottiglia ritrovato e diffuso sui social. Una signora: «È di mio padre»

La barca per immersioni attraccata al molo del fiume Cheboygan in America
La barca per immersioni attraccata al molo del fiume Cheboygan in America
di Leonardo Jattarelli
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Giovedì 24 Giugno 2021, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 16:43

Quanti di noi, da bambini o anche da adulti, hanno avuto la tentazione o hanno davvero provato a mettere un messaggio in una bottiglia e spedire il tutto tra le onde del mare sperando che qualcuno un giorno ne leggesse il contenuto? Roba da Robinson Crusoe senza dubbio, ma sfidare la sorte e il tempo è una delle più grandi tentazioni umane. Ebbene, se tutto ciò corrisponderà al vero e non si tratterà di una fakenews lo scopriremo. Intanto ci sono tutte le basi per un racconto veritiero viste le fonti e le attendibili informazioni sull’accaduto.

Una donna, si legge oggi sul Daily Mail, ha scoperto il 18 giugno scorso durante le sue immersioni subaquee, un “messaggio in bottiglia” scritto quasi un secolo fa ed è stata in grado di rintracciare la figlia dell’autore sui social media. Jennifer Dowker, questo il suo nome, 45 anni di Cheboygan, Michigan, stava nuotando nel fiume Cheboygan quando si è imbattuta in una piccola bottiglia verde che giaceva sul letto del fiume. 

Biglietto ritrovato, la storia

La donna ha visto che conteneva un biglietto, l’ha aperto e ha letto: “La persona che trova questa bottiglia restituirà questo documento a George Morrow, Cheboygan, Michigan e dirà dove è stato trovato?” La data è del novembre 1926.

Jennifer ha pensato subito di condividere la sua scoperta su Facebook per provare a rintracciare qualche parente del signor George Morrow, e quasi subito è stata contattata dalla figlia di Mr. Morrow, Michele Primeau, 74 anni, di Detroit. 

Michele ha subito riconosciuto la calligrafia del suo defunto padre e ha detto che aveva l’abitudine di lasciare lettere perché le persone le trovassero. Ha spiegato che suo padre era morto nel 1995 e che la data sulla lettera suggerisce che l’abbia messa in acqua poco prima del suo diciottesimo compleanno. Jennifer ha spiegato: «Sono così sbalordita da tutta questa situazione. È incredibile! E’ come se avessi vinto una sorta di lotteria impossibile».

E ha continuato: «Avere la risposta che ho ottenuto sui social media mi ha fatto impazzire. Potrò raccontare la storia ai miei clienti e ispirarli quando intraprendono le proprie immersioni». Jennifer, infatti, madre di tre figli, gestisce il Nautical North Family Adventures e ha spiegato: «Mi piace fare immersioni subacquee nel fiume e trovare vecchi manufatti. Mi diverto a farlo. Ho pensato “dovrei trovare qualcosa di interessante per mantenere alto l’interesse per le immersioni subacquee". Ho visto la piccola bottiglia verde che era piena d’acqua per circa due terzi e l'ho subito data al capitano della barca che, stringendo tra le mani il pezzo di carta trovato, si è arrampicato sul ponte per leggere la nota».

Dal momento in cui il biglietto è stato pubblicato su Facebook e su altri social, il post ha attirato più di 98.000 condivisioni e 5.900 commenti di lettori stupiti. Jennifer ha detto: «Una delle persone che mi ha scritto, mi ha dato il numero di telefono di una signora, ma proprio mentre tornavo a casa, la signora mi ha chiamato dicendomi "Sono sicura al 100% che questo messaggio sia mio padre. Lui è morto nel 1995 e io ora ho settant’anni».

«Era quasi in lacrime» ha riferito Jennifer «Il mio obiettivo era quello di rispedirglielo ed eravamo entrambi molto eccitate all’idea, ma il giorno dopo, lunedì, la donna ha detto che ci aveva dormito sopra. Quando si è svegliata, ha deciso che sarebbe stato meglio se avessimo tenuto qui  quel biglietto per mantenere viva la memoria del padre».

George Morrow

La figlia di George, Michele, ha spiegato che la nota l’ha aiutata a pensare ai bei ricordi di suo padre «che era un tipo molto sentimentale e faceva cose del genere. Ricordo che una volta, quando eravamo in campeggio, lo fece in uno dei nostri grandi laghi qui, il lago Keiran. Il ritrovamento mi ha scioccata perché è morto nel 1995 ed è passato tanto tempo. Vedere la sua calligrafia ora è stato piuttosto commovente. Il suo nome vivrà per sempre - ha concluso la signora - se Jennifer lo metterà in mostra invece di tenerlo io a casa mia. È stata molto gentile. La incontrerò a settembre, andremo nel nord del Michigan. Ha detto che ho una vita di tour gratuiti sulla sua barca».

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