Scuola, quarantena e Dad ridotta a 7 giorni e tamponi in anticipo: in arrivo i protocolli semplificati con le nuove regole

La troppa burocrazia sulla gestione dei positivi, la differente interpretazione concessa a presidi e aziende sanitarie locali, stanno mettendo in difficoltà l'intero sistema scolastico

Scuola, in arrivo i protocolli semplificati: taglio alla quarantena con Dad ridotta e tamponi in anticipo
Scuola, in arrivo i protocolli semplificati: taglio alla quarantena con Dad ridotta e tamponi in anticipo
di Francesco Malfetano
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Sabato 22 Gennaio 2022, 14:46 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 20:43

Altro giro, altra corsa. A pochi giorni dal gran rientro in classe degli studenti italiani, è già tempo di una nuova revisione delle regole. La troppa burocrazia sulla gestione dei positivi, la differente interpretazione concessa a presidi e aziende sanitarie locali o anche, chiaramente, il boom di contagi in corso nella fascia di età meno vaccinata (0-11 anni), stanno infatti mettendo in seria difficoltà l'intero sistema scolastico. Per cui, come ammesso più volte dal ministro per l'Istruzione Patrizio Bianchi, una semplificazione è quanto mai necessaria. Così, in attesa che martedì, la conferenza delle Regioni già convocata formalizzi la richiesta anche da parte dei governatori, i tecnici dell'Istruzione sono già al lavoro assieme a quelli della Salute, per la definizione di protocolli meno articolati. 

Quarantena e Dad, è caos: nei licei i vaccinati o i guariti non vanno a scuola (anche se potrebbero)

Gli interventi

Oggi, ad esempio, nella scuola primaria, se c’è un caso positivo in classe scatta la cosiddetta auto-sorveglianza: per cui test antigenico rapido o molecolare quando si scopre il caso di positività (T0), poi un altro dopo 5 giorni dall’ultimo contatto (T5). Se i casi positivi sono due o più, la classe va in quarantena e per 10 giorni le lezioni si svolgono in Dad.

Ecco in primis l'idea è proprio quella di ridurre la durata di questo periodo, con l'obiettivo di limitare la permanenza a casa dei piccoli studenti. Come? È ancora in corso di definizione. Ma i cambiamenti potrebbero essere due. Da un lato il passaggio da T5 a T3 (e quindi l'anticipo di 48 ore del tampone di controllo), dall'altro l'accorciamento da 10 a 7 giorni della durata delle lezioni a distanza. 

Un ragionamento che, qualora dovesse essere condiviso da tutti, potrebbe essere applicato anche alla scuola secondaria. In questo momento anche per medie e superiori, con un positivo in classe, si attiva l’auto-sorveglianza: lezioni in presenza, ma gli alunni devono indossare le mascherine Ffp2. Con 2 positivi invece, le cose cambiano in virtù di una distinzione tra vaccinati e non: i non vaccinati, quelli che non hanno la terza dose, quelli che hanno completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e quelli che sono guariti dal Covid da più di 120 giorni, seguono lezioni in Dad; tutti gli altri in presenza con Ffp2. Con 3 positivi, la classe è in quarantena per 10 giorni e in Dad. E a quest'ultima fattispecie potrebbe essere esteso quanto in corso di definizione per la scuola primaria. Con il taglio dell'isolamento da 10 a 7 giorni. 

 

Addio al test obbligatorio per gli studenti over 12 vaccinati e asintomatici?

Sul tavolo anche l’ipotesi che prevede l’eliminazione del test obbligatorio per gli studenti over12 - vaccinati e asintomatici - entrati a contatto con un positivo. In altri termini, gli alunni delle scuole media e superiore per continuare con le lezioni in presenza, se vaccinati ed asintomatici, non dovranno più esibire l’esito negativo di un test molecolare o antigenico. A patto chiaramente che indossino mascherine Ffp2 per i 10 giorni successivi. Il tutto per non pesare sulla rete di laboratori che quei tamponi devono effettuarli. 

La nuova app

Non solo. Sempre al fine di ridurre il peso del sistema scolastico sulla già provata rete sanitaria, allo studio anche la possibilità di consentire a tutti il rientro post-isolamento solo con un tampone negativo, e senza il certificato di fine malattia del medico curante. Sul tavolo in pratica le opzioni sono tante. Anche in termini meno burocratici. Il Ministero dell’Istruzione infatti, starebbe vagliando la realizzazione anche di un vademecum per le famiglie e ad un’app per gli studenti, in modo ad aiutarli ad orientarsi in questo caos normativo.

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