Scuola, proposta Miur: 30 ore a settimana 'all inclusive'. I sindacati: «È vergognoso»

Scuola, proposta Miur: 30 ore a settimana 'all inclusive'. I sindacati: «È vergognoso»
Scuola, proposta Miur: 30 ore a settimana 'all inclusive'. I sindacati: «È vergognoso»
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Mercoledì 18 Aprile 2018, 18:33
30 ore settimanali «all inclusive», sarebbe la proposta, secondo quanto scrive OrizzonteScuola.it, di un gruppo di lavoro insediato al Miur. L'indiscrezione fa sobbalzare i sindacati, a poche ore della firma definitiva per il rinnovo del contratto agli insegnanti prevista per domani alle 12,30 all'Aran: la proposta, spiega il sito specializzato, sarebbe di considerare le ore di lavoro dei docenti «all inclusive» in cui vengo incluse le ore di insegnamento diretto, le attività di tutoraggio, accompagnamento, recupero, momenti di studio, progettazione e formazione.

Per i sindacati, però, la proposta è inverosimile. «Scritto così è vergognoso - commenta Lena Gissi, della Cisl - al ministero sono insediati naturalmente alcuni gruppi di lavoro ma l'orario di lavoro è materia contrattuale. Il comitato potrà elaborare delle proposte ma poi queste dovranno essere confrontate con i sindacati. Non è comunque materia che rientra nel contratto che si firmerà domani, scritta così è una bufala, una notizia ad hoc per attirare l'attenzione».

Dello stesso tenore i commenti degli altri sindacati. «Di questo tema non si possono occupare le commissioni ministeriali senza i sindacati rappresentativi - dice Francesco Sinopoli, della Cgil - l'orario di lavoro è tema contrattuale, se ci sono cambiamenti da fare ne discutiamo nel contratto nazionale. Comunque per noi il tema è da affrontare rovesciando il principio e cioè portando a trasparenza tutto il lavoro che i docenti fanno e che va ben oltre quello formale codificato dal contratto, siamo in linea con la media europea».

Anche Pino Turi conferma: «gli orari si aumentano o diminuiscono per contratto o per legge e il contratto che stipuliamo domani, non modifica, in nulla, l'orario di lavoro».
Anche la Gilda, con Rino Di Meglio, conferma che la materia «è tipica da contratto» e quindi al momento tutto rimane com'è. 
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