Terza ondata, l'epidemiologo: «Può essere 10 volte più potente, la vaccinazione sia come una guerra»

Coronavirus, l'epidemiologo: «La terza ondata può essere 10 volte più potente, la vaccinazione sia come una guerra»
Coronavirus, l'epidemiologo: «La terza ondata può essere 10 volte più potente, la vaccinazione sia come una guerra»
di Enrico Chillè
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Lunedì 4 Gennaio 2021, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 21:52

«La terza ondata ci sarà e, complice anche l'inverno, potrebbe essere anche 10 volte più potente». A lanciare l'allarme è il professor Daniel López Acuña, epidemiologo spagnolo ed ex dirigente dell'Oms. Che poi annuncia a tutti di non farsi illusioni sul 2021 e lancia un appello sulle campagne vaccinali.

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«La Spagna sta già entrando nella terza ondata perché con il periodo natalizio c'è stato un inevitabile relax sul fronte della protezioni individuali. Le famiglie, nonostante tutto, si sono riunite e dubito che in casa con i parenti le persone abbiano indossato per tutto il tempo la mascherina» - spiega il professor López Acuña in un'intervista radiofonica riportata anche da 20minutos.es - «La terza ondata, complice anche l'inverno, sarà decisamente peggiore delle prime due. Questo per due motivi: l'incidenza aumenta per via della stagione e dobbiamo anche considerare la variante britannica del coronavirus, decisamente più contagiosa anche se non più letale.

Il virus potrebbe diffondersi anche dieci volte più velocemente di quanto visto finora».

L'analisi dell'epidemiologo, anche se riferita nello specifico alla Spagna, potrebbe essere un monito anche per il resto dell'Europa, Italia compresa. Non va dimenticato, infatti, che rispetto all'Italia in paesi europei come Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna, la seconda ondata è partita con un certo anticipo. Il professor López Acuña critica poi le autorità sanitarie del suo paese, ma anche in questo caso è un discorso che potrebbe essere esteso ad altri stati: «Non abbiamo affrontato la seconda ondata in modo adeguato, a novembre avremmo dovuto decretare un lockdown totale anche se per un periodo di tempo più breve rispetto alla prima ondata».

L'epidemiologo spagnolo parla poi del vaccino contro il coronavirus. «È l'unica arma che abbiamo a disposizione. Se ci sono resistenze tra la popolazione è perché c'è molta ignoranza e soprattutto una certa confusione sul tema, causata anche dai media. Una cosa è certa: trovo vergognoso che ci siano operatori delle Rsa contrari al vaccino» - spiega il professor López Acuña - «Tutti i paesi, a partire dalla Spagna, devono avviare una campagna di vaccinazione massiva e senza sosta. Dobbiamo vaccinare più persone possibili, tutti i giorni, senza tregua: deve essere come una campagna militare. L'immunità di gregge va raggiunta al più presto, o almeno entro la fine dell'estate».

Sul 2021, poi, l'epidemiologo spagnolo invita i cittadini a non abbassare la guardia: «Piacerebbe anche a me, ma non credo che la prossima estate ci saremo già liberati delle mascherine e degli altri dpi. Se tutto dovesse andare per il verso giusto, soprattutto sul fronte dei vaccini, forse torneremo ad una seminormalità in autunno o comunque a ridosso del prossimo Natale. Sono molto favorevole alle 'patenti di immunità' per poter viaggiare liberamente dopo il vaccino: non sono una minaccia per la libertà, ma strumenti previsti dalle normative sanitarie internazionali. Sono sempre esistite, solo che lo abbiamo dimenticato».

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