DIRITTO ALL'ESONERO
L’Inps ricorda che il diritto all’esonero è
calcolato su base mensile: vuol dire che se in un certo periodo di
paga si superano le soglia, il beneficio sarà ridotto
(passando da tre a due punti) oppure scomparirà del tutto.
Con qualche effetto indesiderato. Supponiamo che un dipendente con
una retribuzione vicina alla soglia dei 2.692 euro a gennaio si
ritrovi il mese successivo con un importo più alto del 2 per
cento, perché ha ricevuto nel frattempo un piccolo aumento o
perché ad esempio ha svolto del lavoro straordinario. La sua
retribuzione effettiva risulterà però uguale o anche
leggermente inferiore a quella precedente, perché lo scatto
dell’aumento nominale gli farà perdere il diritto al
taglio di due punti; compensando in negativo e quindi annullando il
miglioramento teorico. In caso di incremento maggiore il beneficio
ci sarà ma risulterà comunque ridotto rispetto a
quanto atteso.
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