Il dottor Valerio Rubino: «La pornografia, oggi, sta diventando l'unica educazione sessuale: così per il partner non c'è più rispetto»

di Gianluca Murgia
Mercoledì 23 Novembre 2022, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 11:56 | 1 Minuto di Lettura

Dottor Valerio Rubino, è aumentato il suo lavoro dopo la pandemia?

«Sì, è aumentato. Oggi ci sono molte problematiche di coppia, sia di relazione che sul piano sessuale. La pandemia ha portato allo stare chiusi. Per i single, quelli che si approcciavano al “sesso occasionale” o usavano app per incontri, l'impossibilità di avere partner dal vivo ha portato ad una crescita dell'ansia da prestazione. Nelle coppie, invece, questo periodo ha portato successivamente, più volte, a tradimenti e calo del desiderio».

Si può dire che la troppa vicinanza abbia messo a dura prova le coppie (o alcune di esse).

«Le coppie che non erano in equilibrio, con il Covid, hanno velocizzato rapidamente i cicli interpersonali problematici. Parliamo di dinamiche che di solito richiedono anni. Molte coppie si sono letteralmente perse in una convivenza forzata».

E per i single?

«Il Covid ha enfatizzato una sessualità consumistica e con essa l'ansia da prestazione che si può palesare in varie forme: la mancanza di eccitazione o erezione, l'eiaculazione precoce o ritardata. Per la donna, invece, il problematica emersa è riferibile all'orgasmo e all'eccitazione»

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