Il dottor Valerio Rubino: «La pornografia, oggi, sta diventando l'unica educazione sessuale: così per il partner non c'è più rispetto»

di Gianluca Murgia
Mercoledì 23 Novembre 2022, 13:42 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 11:56 | 1 Minuto di Lettura

Cosa chiede ai ai suoi pazienti?

«Le prime 2-3 sedute provo sempre a fare educazione sessuale. Chiedo: cosa è il sesso? Spesso le persone non si rendono conto di quanto sia limitata la loro visione. Pensate al cibo: mangiare non vuol dire mangiare solo un piatto preferito. Mangi la carbonara sempre? Dopo un po' stufa. L'esperienza nella sessualità ha antipasti, primi, secondo vini, dessert: una scoperta continua da fare insieme al partner. Se invece restiamo ancorati all'idea che la sessualità sia qualcosa meccanica vado in ansia di prestazione perché non possiamo decidere di essere eccitati: gli organi rispondono alle nostre emozioni, dobbiamo sapere creare un clima idoneo, serve solidità emotiva con il partner».

Quali sono le nuove frontiere della sessuologia?

«Una cattiva informazione sessuale genere problemi sessuali, prima o poi accade. Serve una corretta educazione sessuale, una scienza della connessione. Esistono terapie nuove che si occupano della connessione con il proprio partner molto efficaci, che molti ancora ignorano, c'è una evoluzione necessaria per capire come entrare in connessione con l'altro. Ora, troppo spesso, non sappiamo più come fare questo e non sappiamo più dove arrivano i nostri confini».

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