La partita più bella
«La partita con la Svezia è stata la più bella della mia carriera: senza dubbio per quanto riguarda l'inizio della mia carriera. Ero matto, avevo 17 anni. Quando sono arrivato in Svezia, pensavo che tutti avrebbero saputo chi fossimo, ma nessuno lo sapevo. Arriviamo noi e a nessuno frega niente. I giornalisti mi dicevano: “Pelé, arrivi dall'Argentina? Dall'Uruguay? Da dove vieni?”»

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