Conte. In crisi il generale che non ha truppe
Un disastro. Leader senza truppe. Sempre in sofferenza per la presenza alternativa di Di Maio. Quando “Giuseppi” ha lanciato la Belloni, Luigi – che della Belloni ha stima infinita – ha definito «indecorosa» l’idea di bruciarla sull’altare dell’improvvisazione. Si è svolto una specie di congresso in questa settimana in M5S e tra i due leader Di Maio s’è rivelato più avveduto e più capace di diventare l’interlocutore degli altri partiti. Da dove partivano due telefonate: la prima a Conte perché così si fa e la seconda a Di Maio per capire dove si poteva andare. Conte ha un problemone ora che la questione Quirinale si è risolta: ovvero dopo aver osteggiato in ogni modo la candidatura Draghi come farà l’ex premier rappresentante del più numeroso partito della maggioranza a rapportarsi con il capo del governo?