Carelli: «Va smaltito all’esterno, dove non arriviamo più»
Dottor Alberto Carelli, direttore amministrativo
ospedaliero dell’Area vasta 3: com’è la
situazione delle liste d’attesa?
«Per quanto concerne le liste di garanzia, attualmente nel
cruscotto dell’Area Vasta 3, aggiornato quotidianamente, ci
sono un centinaio di persone. Ma la situazione è in continua
evoluzione. Ogni giorno sappiamo quante persone sono in attesa e
quali sono le specialità in cui siamo più
carenti».
Cento persone in lista di garanzia. Un dato in
crescita?
«Negli ultimi dieci giorni c’è stato un aumento
considerevole. Nel mese di novembre eravamo invece a non più
di 20 persone al giorno circa».
Quali sono i servizi in cui ci sono più
criticità?
«Le problematiche maggiori le abbiamo con le risonanze
magnetiche, per lo più dell’encefalo e dello stomaco.
Poi nell’elettromiografia: in questo caso in Av3 abbiamo
problemi di personale e quindi difficoltà
nell’individuazione di agende aggiuntive che possano far
fronte a una maggiore domanda».
Altro?
«Abbiamo carenze anche per colonscopie e gastroscopie. Quanto
alle prime visite siamo invece migliorati molto nel campo della
dermatologia, dell’otorino e della cardiologia dove riusciamo
a gestire quasi tutte le richieste. Questo grazie all’azione
della Regione, con il piano di potenziamento delle liste
d‘attesa che ha consentito di aprire sedute
aggiuntive».
Come pensate di risolvere i problemi?
«Per quanto riguarda le risonanze abbiamo un accordo con
Villalba, quindi nel giro di una settimana riusciremo a smaltirle.
Per elettromiografie, colonscopie e gastroscopie abbiamo qualche
problema in più visto anche che è notevolmente
aumentata la domanda».
Come vi state muovendo?
«Stiamo cercando di far fronte a tutte le richieste con le
prestazioni aggiuntive assegnate a noi e al privato. Una buona
parte dell’arretrato del periodo Covid è stato
smaltito, adesso dobbiamo rimetterci a posto anche nel
quotidiano».
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