Liste d’attesa infinite nelle Marche, il rimedio è uno solo: «Serve più personale»

di Martina Marinangeli e Lolita Falconi
Martedì 6 Dicembre 2022, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 15:08 | 2 Minuti di Lettura

Carelli: «Va smaltito all’esterno, dove non arriviamo più»

Dottor Alberto Carelli, direttore amministrativo ospedaliero dell’Area vasta 3: com’è la situazione delle liste d’attesa?
«Per quanto concerne le liste di garanzia, attualmente nel cruscotto dell’Area Vasta 3, aggiornato quotidianamente, ci sono un centinaio di persone. Ma la situazione è in continua evoluzione. Ogni giorno sappiamo quante persone sono in attesa e quali sono le specialità in cui siamo più carenti».
Cento persone in lista di garanzia. Un dato in crescita?
«Negli ultimi dieci giorni c’è stato un aumento considerevole. Nel mese di novembre eravamo invece a non più di 20 persone al giorno circa».
Quali sono i servizi in cui ci sono più criticità?
«Le problematiche maggiori le abbiamo con le risonanze magnetiche, per lo più dell’encefalo e dello stomaco. Poi nell’elettromiografia: in questo caso in Av3 abbiamo problemi di personale e quindi difficoltà nell’individuazione di agende aggiuntive che possano far fronte a una maggiore domanda».
Altro?
«Abbiamo carenze anche per colonscopie e gastroscopie. Quanto alle prime visite siamo invece migliorati molto nel campo della dermatologia, dell’otorino e della cardiologia dove riusciamo a gestire quasi tutte le richieste. Questo grazie all’azione della Regione, con il piano di potenziamento delle liste d‘attesa che ha consentito di aprire sedute aggiuntive».
Come pensate di risolvere i problemi?
«Per quanto riguarda le risonanze abbiamo un accordo con Villalba, quindi nel giro di una settimana riusciremo a smaltirle. Per elettromiografie, colonscopie e gastroscopie abbiamo qualche problema in più visto anche che è notevolmente aumentata la domanda».
Come vi state muovendo?
«Stiamo cercando di far fronte a tutte le richieste con le prestazioni aggiuntive assegnate a noi e al privato. Una buona parte dell’arretrato del periodo Covid è stato smaltito, adesso dobbiamo rimetterci a posto anche nel quotidiano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA