Banca Marche, dal piccolo istituto al grande crac: tre secoli bruciati dopo l'avvento del dg Bianconi (che in 8 anni ha percepito 16,3 milioni)

di Luca Patrassi
Martedì 24 Gennaio 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 16:19 | 1 Minuto di Lettura

Nel 1994 la fusione tra Pesaro e Macerata, poi nel 1993 si aggiunge Jesi

La Banca delle Marche spa nasce il 2 novembre 1994 dalla fusione tra la Cassa di Risparmio di Pesaro e Banca Carima (fino al 1992 Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata), fondate rispettivamente nel 1841 e nel 1846. L’anno successivo Banca Marche incorpora la Cassa di Risparmio di Jesi. Sono gli anni in cui piccolo non è più bello, le parole guida sono fusione, globalizzazione. La banca ricca è quella di Macerata, la Carima, ai tempi della fusione, controlla oltre il 50% del mercato creditizio provinciale, ha una presenza capillare nel territorio, ha la fiducia di tutti da generazioni. L’accordo con Pesaro fa un po’ storcere il naso, ma le spinte sono in tal senso e la fusione parte a parità di condizioni. Unica concessione a Macerata la nomina del primo presidente che è l’imprenditore maceratese Alfredo Cesarini.

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