Centrosinistra pronto alla sfida a due: domani Ancona sceglie il candidato sindaco

di Maria Cristina Benedetti
Sabato 26 Novembre 2022, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 10:11 | 2 Minuti di Lettura

Carlo Pesaresi: «Con me per riprendere a sognare ed esercitare il ruolo di capoluogo»

L' azione che ritiene più urgente per Ancona?
«Recuperare i ritardi accumulati sulle realizzazione delle opere per lo sviluppo della città. Completare al più presto i lavori che sono tuttora in piedi (molti dei quali non sono stati terminati nei tempi annunciati). Qualche esempio: ex Drehr, Mole Vanvitelliana, Biblioteca, Pinacoteca, Verrocchio, Centro H, Via Marconi, il Dorico. Chiudere i dossier aperti e non perdere finanziamenti e opportunità. Seguire con assoluta determinazione la fase finale della procedura per la realizzazione dell'uscita dal porto».

In caso di vittoria, come sconfiggerà la destra?
«La sconfiggerò perché, nella cornice del programma condiviso dal centrosinistra, saprò dimostrare che si può migliorare il lavoro sin qui fatto portando energie nuove e un cambiamento di visione, di metodo e di persone rispetto ai dieci anni di Mancinelli-Simonella. Lo ha dimostrato questa campagna elettorale: da un lato Ida si è mossa sempre e soltanto da ex assessore, parlando al passato, delle cose fatte anche ormai molti anni fa e presentandosi come la pedissequa continuità di un'azione autoreferenziale e mai messa in discussione. Io invece ho sempre parlato da futuro sindaco, pensando al domani e dando conto dell'Ancona che ho in mente e di come realizzare i progetti. I cittadini alle prossime elezioni chiederanno certamente un cambiamento e solo io posso rappresentarlo e garantirlo».

Qual è il suo punto di forza?
«Visione e concretezza possono e devono andare assieme. Io ho sempre tenuto fermo questo punto. Chi dice che non è possibile o non ha l'una o non ha l'altra. Nella mia lunga esperienza di amministratore, di manager, di professionista e persona profondamente legata al mondo del terzo settore, ho sempre messo in pratica da un lato la necessità di guardare oltre il recinto e di possedere una capacità di visione complessiva e, dall'altro, l'esigenza di un'azione amministrativa conseguente ed efficace, basata sul saper fare squadra e valorizzare al meglio le competenze altrui».

L'ultimo appello al voto?
«Questa città ha bisogno di un nuovo slancio, di uscire da una fase di sonnolenza, di riprendere a sognare ed esercitare appieno il suo ruolo di capoluogo. I cittadini desiderano una città più gentile, più accogliente, che respiri a polmoni aperti, più viva e creativa, aperta al dialogo e alla partecipazione. Una città più attenta alle necessità di chi abita nelle frazioni o nei quartieri meno centrali. Più orgogliosa dei suoi grandi poli di assoluto rilievo quali Università, Inrca, Cnr. Chi rappresenta la continuità assoluta con i precedenti dieci anni di governo non può garantire un cambio di passo, Altrimenti lo avremmo già visto. Io posso realizzarlo e per questo vi chiedo di votarmi».

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