Virus respiratorio sinciziale, boom di casi a Lodi: sette ricoverati tra neonati e bambini

Il virus Rsv ha registrato un picco di contagi tra i più piccoli in questo inizio di stagione invernale

Virus respiratorio sinciziale, boom di casi a Lodi: sette ricoverati tra neonati e bambini
Virus respiratorio sinciziale, boom di casi a Lodi: sette ricoverati tra neonati e bambini
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Sabato 13 Novembre 2021, 10:33 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 05:59

Sono 7 i bambini ricoverati per virus sinciziale nel reparto di Pediatria dell'ospedale Maggiore di Lodi. Il virus respiratorio Rsv ha registrato un boom di contagi tra i più piccoli in questo inizio di stagione invernale, un ”effetto rimbalzo” dopo la tregua dello scorso anno, come ha spiegato Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria (Sip). Solo lo scorso 8 novembre sono state 2 le vittime del virus, rispettivamente di 5 e 11 mesi. 

Lodi, 7 bambini ricoverati per virus sinciziale

Nel reparto di Pediatria dell'ospedale Maggiore di Lodi sono ricoverati sette bimbi con il virus sinciziale, causa di infezione dell'apparato respiratorio, in particolare nei più piccoli. Hanno da un mese ai due anni di vita. I primi bambini con i sintomi della malattia sono iniziati ad arrivare a fine settembre e, da allora a oggi, ne sono stati curati una ventina. Al momento non si sono registrati decessi nella struttura. 

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«Il virus sinciziale è più diffuso, quest'anno, per colpa della pandemia».

Il boom di casi di virus sinciziale tra i bambini quest'anno è una conseguenza delle restrizioni della pandemia. A sostenerlo è la direttrice responsabile del reparto di Pediatria dell'ospedale Maggiore di Lodi. «I bimbi che sono nati da qui a due anni fa, sono arrivati in questo mondo in periodo di pandemia e quindi sono stati portati meno in esterni, per i vari lockdown e per proteggerli, offrendo, così, meno occasioni di stimolare il sistema immunitario. Da qui l'aumento di casi di quest'anno, mai visto prima», osserva. La direttrice sottolinea anche che mentre finora, gli scorsi anni, dei casi si erano visti ma solo tra dicembre e gennaio, ora si sta assistendo anche al fatto che l'infezione ha cambiato il suo classico periodo temporale di sviluppo palesandosi già da fine settembre.

In un solo giorno lo scorso 8 novembre sono morti dopo averlo contratto due bambini, uno a Castellammare di Stabia e uno alla Spezia. Ma anche Vittoria, la figlia di sette mesi di Fedez e Chiara Ferragni, ne è stata colpita ed è stata ricoverata in ospedale a Milano. 

 

Sintomi, prevenzione e cure per il virus sinciziale

I bimbi hanno tosse e difficoltà a respirare. L’apnea è il sintomo tipico dell’infezione per i piccoli con meno di 6 mesi. Una visita del medico accerta, in questi casi, una malattia dell’apparato respiratorio: molto spesso una bronchiolite e meno frequentemente una polmonite.

Alcune regole anti-contagio sono simili a quelle che si usano per evitare quelli da Sars Cov-2, il virus che causa la Covid-19. Quando in casa si ha un bimbo che ha un virus respiratorio, l’importante è seguire i suggerimenti più classici di igiene: lavarsi le mani spesso e, per ridurre il rischio di contagio, bisogna evitare i contatti fisici stretti.

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Nella maggior parte dei casi non si ricovera. I sintomi si trattano a casa. Importante è evitare che il bimbo si disidrati e che i genitori controllino con cura che non ci sia un aggravamento dei sintomi.

Oggi non esiste un vaccino per prevenire il Vrs. Chi ne è affetto in forma grave può aver bisogno di un ricovero in ospedale. Viene somministrato ossigeno e un antivirale, la ribavirina, che viene data solo nei casi in cui i sistemi immunitari sono particolarmente deboli.

Napoli - Sul caso del bimbo di soli 5 mesi morto a causa del virus respiratorio sinciziale ci sono undici indagati tra medici e sanitari che hanno tenuto in cura il neonato. La svolta sul decesso del piccolo originario di Pimonte (Napoli) arriva dalla Procura di Torre Annunziata (pubblico ministero Marianna Ricci). Tra i sanitari finiti nel registro degli indagati in attesa del conferimento dell'incarico per effettuare l'autopsia sul corpo del bambino (con ogni probabilità l'incarico sarà dato lunedì, mentre il giorno seguente potrebbe svolgersi l'esame autoptico) ci sono il medico pediatra che seguiva il piccolo, i sanitari che per primi hanno visitato il neonato quando i genitori lo portarono al Santobono (in quella circostanza non fu ritenuto necessario il ricovero) e quelli del San Leonardo, dove il bimbo di 5 mesi fu condotto dopo un aggravamento delle condizioni e dove è spirato lunedì scorso, a tre giorni dal ricovero avvenuto venerdì 5 novembre. Intanto cresce l'allarme sul virus sinciziale nella zona di Castellammare di Stabia, dove un altro bambino è ricoverato nel locale ospedale a causa delle difficoltà respiratorie.

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