Trapianto domino, Fabio non ce l'ha fatta: è morto a 43 anni dopo il doppio intervento cuore-polmoni

Ma nonostante gli sforzi dei medici, il 43enne non è riuscito a sopravvivere all'operazione. Ma una parte di lui continuerà a vivere.

Trapianto domino, Fabio non ce l'ha fatta: è morto a 43 anni dopo aver donato il cuore in cambio di un polmone e un cuore nuovo
Trapianto domino, Fabio non ce l'ha fatta: è morto a 43 anni dopo aver donato il cuore in cambio di un polmone e un cuore nuovo
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Mercoledì 7 Giugno 2023, 20:51 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 13:15

«Mio fratello è un leone, ha una voglia di vivere che ha del miracoloso», aveva detto a Fanpage.it una delle sorelle di Fabio, siciliano di 43 anni affetto da una grave patologia polmonare causata dalla Sindrome di Young. Lo scorso 25 maggio l'uomo era stato sottoposto al cosiddetto "trapianto domino" - ovvero un doppio trapianto di cuore e polmoni - all'ospedale Molinette di Torino. Ma nonostante gli sforzi dei medici, il 43enne non è riuscito a sopravvivere all'operazione. Lo hanno comunicato gli stessi familiari della vittima. 

Quella del doppio intervento era stata una scelta difficile, per la complessità dell'operazione, ma inevitabile: per Fabio il solo trapianto dei polmoni non era praticabile, a causa di una grave discrepanza delle dimensioni della parte sinistra del torace rispetto a quella di destra. L’unica possibilità, dunque, era sostituire l’intero blocco cardio-polmonare.

Il doppio intervento: non accadeva da 30 anni

L'intervento è durato 10 ore eha coinvolto due sale operatorie in contemporanea. «Dopo quasi 30 anni - commentavano alla Città della Salute di Torino - il trapianto domino si è nuovamente dimostrato una strategia 'semplice' per risolvere un problema complesso».

Infatti, tutto sembrava andare per il meglio. Il decorso del paziente sembrava regolare. Ma le speranze di medici e familiari si sarebbero presto infrante.

Nonostante la cattiva sorte, una parte di Fabio continuerà a vivere: prima del doppio intervento, infatti, il cuore dell'uomo è stato espiantato perché ancora funzionante. È stato quindi donato a una donna di 51 anni affetta da displasia aritmogena biventricolare. Anche lei è stata operata alle Molinette di Torino. 

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