Chi ha sofferto per un isolamento di una ventina di giorni avrà modo di ricredersi. Perché un uomo di 38 anni - il cui caso è stato documentato dai ricercatori dell'Istituto Pasteur (Francia), dell'Università di San Paolo e della Fondazione Oswaldo Cruz (Brasile) - è risultato positivo al Covid per 232 giorni. «Dei 38 casi che abbiamo monitorato, due uomini e una donna erano atipici, nel senso che il virus è stato rilevato continuamente nel loro corpo per più di 70 giorni», spiega Marielton dos Passos Cunha, primo autore dell'articolo che è stato pubblicato nella rivista scientifica «Frontiers of Medicine». Nello specifico, l'uomo ha avuto il Covid per 232 giorni, da aprile a novembre 2020, dopodiché è risultato negativo tre volte al test. Si tratta di un paziente con HIV dal 2018.
«Essere sieropositivo non influenza la durata dell'infezione»
«Il fatto che sia sieropositivo all'HIV non significa che sia più suscettibile ad altre infezioni, dal momento che è stato in terapia da quando gli è stata diagnosticata.
I test e la variante Gamma
Il paziente è stato sottoposto a test settimanali che hanno rilevato la persistenza dell'infezione. Il paziente è stato infettato dal ceppo B.1.1.28, chiamato anche P1 (o variante Gamma) entrato in Brasile all'inizio del 2020.