Origini del Covid, lo scienziato-virologo rivela: «Ho saputo del virus 14 giorni prima che Pechino lanciasse l'allarme»

Origini del Covid, lo scienziato-virologo rivela: «Ho saputo del virus 2 settimane prima che Pechino lanciasse l'allarme»
Origini del Covid, lo scienziato-virologo rivela: «Ho saputo del virus 2 settimane prima che Pechino lanciasse l'allarme»
di Mario Landi
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Domenica 5 Settembre 2021, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 11:23

Origini del Covid, nuove rivelazioni. Uno dei migliori epidemiologi del mondo ha ammesso di aver sentito parlare per la prima volta della pandemia a Wuhan più di «due settimane prima» che fosse divulgata agli organismi sanitari globali da parte «della Cina». La rivelazione di Ian Lipkin, professore alla Columbia University onorato dalla Cina per il lavoro sulla prima epidemia di Sars all'inizio di questo secolo, mina la narrativa ufficiale di Pechino sulle origini del virus. Il prof. Lipkin ha raccontato in un documentario del regista Spike Lee di aver appreso del «nuovo focolaio» il 15 dicembre, anche ripetendo più volte la data per essero chiaro. Tuttavia, la Cina aveva garantito che prima di allora c'erano stati «solo cinque pazienti» noti a Wuhan (11 milioni di abitanti), con il primo caso confermato di un paziente con il nuovo coronavirus presumibilmente spuntato solo una settimana prima. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non è stata informata per altri 16 giorni dopo che era stato già lanciato l'allarme. Queste dichiarazioni rimettono - ancora una volta - tutto in discussione.

Origini del virus, tutte le ipotesi

 

Questo ritardo avrebbe permesso al virus di diffondersi rapidamente, con conseguenze disastrose. «La storia del virus a Wuhan solleva ancora molte domande che hanno un disperato bisogno di risposte per assicurarci di evitare il ripetersi della pandemia che ci ha ferito tutti così gravemente», ha detto il deputato conservatore Tom Tugendhat, presidente della commissione per gli affari esteri. «La Cina deve smettere di erigere barriere per garantire che il mondo possa capire cosa è successo e imparare tutte le lezioni necessarie per prevenire future pandemie».

L'intervento del professor Lipkin erode gli sforzi della Cina per mascherare la verità sull'emergere della pandemia.

L'affermazione di Lipkin va contro la narrativa di Pechino secondo cui un eroico medico di Wuhan è stato il primo a segnalare il nuovo virus il 27 dicembre dopo aver visto un caso nel suo ospedale il giorno precedente. In realtà il virus era così dilagante a quella data che i giornalisti hanno riferito che un laboratorio privato a Guangzhou aveva «assemblato una sequenza del genoma virale quasi completa» e, vedendo la somiglianza del patogeno con la Sars, ha passato i dati all'Accademia cinese delle scienze mediche.

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Il rapporto Caixin è stato successivamente cancellato da Internet. Durante il suo viaggio, il professor Lipkin - famoso cacciatore di virus che è stato anche consulente nel film Contagion, con Gwyneth Paltrow e Matt Damon - ha incontrato il premier cinese Li Keqiang e importanti scienziati per discutere della malattia. Ha predetto che il nuovo virus avrebbe causato meno morti della Sars, che ha ucciso 774 persone dopo essere emersa nel 2002, sebbene avesse avvertito del potenziale di una pandemia.

 

Il prof. Lipkin, che ha preso il Covid-19 subito dopo il suo ritorno negli Stati Uniti, è stato una figura chiave nel feroce dibattito sulle origini del virus e nel tentativo di soffocare l'ipotesi della fuga dal laboratorio da parte dell'establishment scientifico. L'esperto ha elogiato i sforzi della Cina nel controllare l'epidemia e sulla rivista Nature Medicine ha escluso «qualsiasi tipo di scenario basato su laboratorio»

«Le epidemie di malattie infettive si verificano continuamente in tutto il mondo - ha spiegato Lipkin - La maggior parte non viene mai all'attenzione delle organizzazioni più grandi perché non si evolvono in pandemie».

 Il Mail on Sunday ha rivelato che l'accademico incaricato di raccogliere i dati ufficiali ha riferito a un giornale sanitario cinese di una sospetta morte di un paziente che si è ammalato alla fine di settembre 2019, seguito da altri due casi il 14 e il 21 novembre. Altri primi casi includono Connor Reed, un britannico di 25 anni che insegnava a Wuhan, che ha detto al Mail Online di essersi ammalato il 25 novembre e che la sua malattia debilitante è stata confermata come il nuovo coronavirus da un ospedale solo «due mesi dopo».

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