Medico negazionista: «Noi cavie da sperimentazione, ho firmato il ricorso al Tribunale per sospendere i vaccini»

Mariano Amici, medico negazionista
Mariano Amici, medico negazionista
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Martedì 23 Febbraio 2021, 12:24 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:52

Il medico no-vax rilancia la sua (personale) battaglia contro i vaccini. «Sono il primo firmatario del ricorso al Tribunale della Unione Europea finalizzato ad ottenere la sospensione dell'utilizzo di vaccini genici fino a quando non sia svolta e terminata una sperimentazione completa che certifichi, da parte di un autorevole ente terzo, la loro effettiva efficacia e sicurezza. I vaccini attuali sono stati autorizzati dalla Commissione Europea sulla base di una mera autodichiarazione di loro validità rilasciata dai produttori. Questi ultimi saranno tenuti a fornire prova della loro efficacia quando ormai tutti i cittadini europei saranno vaccinati».

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DIRITTO ALLA SALUTE E PRINCIPIO DI PRECAUZIONE: CHIEDO AL TRIBUNALE EUROPEO...

Pubblicato da Mariano Amici su Venerdì 19 febbraio 2021

Così il medico Mariano Amici su Facebook lancia la sua ennesima battaglia contro i vaccini anti Covid. Amici, medico di famiglia di Ardea (Roma), è già stato segnalato all'Ordine di Roma e provincia per le sue posizioni negazioniste nei confronti del virus Sars-CoV-2 e dei vaccini. «In sostanza - spiega - il rischio che cerco di contribuire a sventare è che si diventi tutti cavie di una sperimentazione che non è stata condotta adeguatamente». 

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«Prima di commercializzare un farmaco di particolare invasività ed incertezza quanto alle sue conseguenze perché di formulazione genica - prosegue Amici - è necessario che sia valutato il rispetto di tutte le leggi in materia di sperimentazione e sicurezza». «Il mio ruolo di medico mi impone non di oppormi al vaccino in quanto tale, battaglia che non ho mai fatto - puntualizza - ma di salvaguardare il diritto alla salute ed il principio di precauzione a favore dei miei pazienti in ossequio al giuramento che feci quando iniziai questa meravigliosa professione. L'auspicio - conclude - è quello che in poche settimane il Tribunale Europeo possa fare chiarezza e sollecitare lo svolgimento di sperimentazioni più adeguate».

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