Intossicate dieci persone, di cui sette morte, dopo aver mangiato carne di tartaruga velenosa e anzania sull'isola di Pemba, in Tanzania. La vicenda risale a giovedì scorso, venerdì i primi sintomi, poi la morte del più piccolo della comitiva, un bambino, seguita da altri sei decessi.
La carne di questo animale è considerata una prelibatezza in Tanzania ed è apprezzata in particolare da coloro che vivono nelle isole e nelle zone costiere del Paese. Le autorità sanitarie e goverative, dopo l'episodio, ne hanno severamente vietato il consumo in tutta la regione.
Le vittime
Tre persone appartenti alla comitiva risultano ancora ricoverate in ospedale.
«L'avvelenamento ha un impatto maggiore su bambini e anziani, ma può risultare mortale anche per adulti sani», spiega la Turtle Foundation. Lo scorso marzo in Madagascar, 19 persone, tra cui nove bambini, sono morte dopo aver mangiato carne di tartaruga. Altri casi sono stati segnalati anche in Indonesia, Micronesia e nelle isole indiane dell'Oceano Indiano.
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Le tartarughe velenose
Non si conosce con esattezza il motivo della presenza del veleno nella carne di questi animali. Ma stando a quanto scoperto dalla Turtle Fondation, l'origine del veleno potrebbe essere collegata alle alghe velenose di cui si nutrono le tartarughe.
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