Paziente long Covid muore dopo più di 14 mesi in ospedale: «Ho interrotto le cure»

Long Covid, muore dopo più di 14 mesi in ospedale: «Ho interrotto le cure»
Long Covid, muore dopo più di 14 mesi in ospedale: «Ho interrotto le cure»
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Sabato 19 Giugno 2021, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 16:25

Non è riuscito a sconfiggere il Covid Jason Kelk, il paziente positivo da più tempo del Regno Unito. Oltre 14 mesi in ospedale. Il 49enne era stato ricoverato al St James Hospital di Leeds il 31 marzo 2020. Più di un anno fa. Venerdì scorso, poi, è stato trasferito in un ospizio, dove era presente tutta la sua famiglia. Qui ha deciso di sospendere tutti i trattamenti. «Non posso più vivere così». Jason, che aveva il diabete di tipo II e l'asma, era stato trasferito in terapia intensiva il 3 aprile. Dove c'è rimasto per lungo tempo combattendo per la sua vita in numerose occasioni, dopo che il virus aveva devastato i suoi polmoni e reni.

Long Covid, in ospedale da un anno: Jason Kelk è il paziente positivo da più tempo al virus nel Regno Unito

C'è stato anche un momento in cui Kelk sembrava poter superare il coronavirus. È accaduto a marzo di quest'anno, quando ha registrato 15 giorni consecutivi senza l'uso di un ventilatore. «Non vedo l'ora di sedermi sul divano e mangiare pesce e patatine da asporto – aveva detto Kelk tramite il suo account Twitter – mentre guardo la televisione con la mia famiglia».

Era anche tornato a bere tazze di tè e mangiare torte. Ma all'inizio di maggio la situazione è peggiorata. «Non si è mai veramente ripreso», ha commentato la moglie Sue.

L'ultimo anno è stato molto difficile per la famiglia di Kelk. Per cercare sostegno finanziario in vista del ritorno del marito, Sue ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe, una piattaforma gratuita indicata per iniziative del genere. Ma non è bastato. Secondo le stime e gli studi più aggiornati, il «Long Covid», che include dispnea, nebbia cerebrale e dolori muscolari, colpisce circa una persona contagiata su 10. Ma solitamente i casi gravi, che si prolungano nel tempo, sono rari. Quello di Jason Kelk, che soffriva di diabete e asma e che per questo è stato colpito così duramente dal coronavirus, è unico.

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