Dopo 20 anni riottiene le sue braccia: eseguito il primo trapianto di arti superiori e spalle

Felix Gretarsson, un ex elettricista islandese, ha perso entrambi gli arti superiori in un incidente sul lavoro quando aveva 26 anni

Dopo 20 anni riottiene le sue braccia: eseguito il primo trapianto di arti superiori e spalle
3 Minuti di Lettura
Giovedì 2 Febbraio 2023, 12:38 - Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 14:02

Felix Gretarsson, un ex elettricista islandese, ha perso entrambi gli arti superiori, in un incidente sul lavoro quando aveva solo 26 anni. Dopo 20 anni di lunga attesa, è stato il primo uomo a ricevere un trapianto di braccia e spalle. Dopo un intervento durato ben 15 ore Felix è tornato a vivere la sua vita. Oggi è ancora in terapia ma sta bene e può sentire il calore di un abbraccio.

Quello di Felix fu un brutto incidente. L'elettricista islandese stava lavorando su cavi dell'alta tensione quando è stato fulminato ed è caduto a terra sul ghiaccio: ossa rotte e organi rovinati, tra cui il fegato.

Vivo per caso si risveglia dal coma con le braccia, che erano state totalmente bruciate dalla corrente, amputate all'altezza delle spalle.


L'intervento, il primo al mondo

L'episodio risale al 1998, quando l'ex elettricista ha solo 26 ann. Così 20 anni dopo, nel 2017, si trasferisce in Francia a Lione, dove opera un pioniere del trapianto di arti come il dottor Jean-Michel Dubernard. Si mette in lista, trova un donatore e il 13 gennaio di quest'anno finalmente il doppio trapianto di braccia; 15 ore in camera operatoria, poi un decorso post operatorio del tutto soddisfacente.

L'uomo è stato operato all'ospedale pubblico Eduard Herriot di Lione, in seno al policlinico universitario il professor Badet aveva allestito per lui un protocollo speciale di ricerca, mobilitando 50 professionisti anche in collaborazione con una clinica privata, la clinique du Parc. 
 

Poi la notizia più attesa: la moglie ha fatto sapere che le sue braccia sono sempre più calde che ha sensazioni e piccoli movimenti. L'inizio di un trapianto che passerà agli annali anche se la strada è ancora lunga: «Continueremo a monitorarlo - spiega il professor Lionel Badet, del polo ospedaliero universitario di Lione - tante cose possono ancora succedere. In termini di riabilitazione, sarà curato molto intensamente. Sono sei ore di rieducazione al giorno, prima in mobilitazione passiva e poi in mobilitazione attiva. La rieducazione durerà due o tre anni». La moglie di Felix, Sylwia: «Sono estremamente felice per lui farò di tutto per accompagnarlo».

Ad oggi Felix può riabbracciare il suo bambino, nato da poco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA