Mara Farci in coma per l'anoressia, un aereo speciale dall'Australia a Roma: la cureranno al Gemelli. Le speranze di un lieto fine

La 30enne sarda si era trasferita a Melbourne per provare a guarire dall’anoressia

Anoressia, un aereo speciale dall'Australia a Roma: Mara Farci è in coma profondo, da oggi in cura al Gemelli
Anoressia, un aereo speciale dall'Australia a Roma: Mara Farci è in coma profondo, da oggi in cura al Gemelli
di Graziella Melina
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Giovedì 15 Settembre 2022, 06:33 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 09:38

È un volo speciale quello partito ieri da Perth e arrivato oggi a Fiumicino. L'atterraggio sancisce il lieto fine di una storia molto complicata: a bordo, infatti, c'è anche Mara Farci, la 30enne originaria di Fluminimaggiore, comune del Sud Sardegna, ricoverata da due mesi all'Alfred Hospital di Melbourne. È in coma profondo e così ha attraversato gli oceani. Accanto a lei i genitori e un medico della Medical Connect, che l'ha assistita durante il viaggio. Sulla pista, ad attenderla, un'ambulanza attrezzata per portare la giovane sarda al Policlinico Gemelli di Roma.


IL VIAGGIO 


Nessuno immaginava che il viaggio di Mara, che due mesi fa ha deciso di lasciare il lavoro, gli affetti, il paese di origine e andare in Australia, si sarebbe trasformato in un incubo. Eppure la giovane, che da 16 anni soffriva di anoressia, di rinunciare a viaggiare non ne voleva sapere.

I problemi di salute per lei non erano un ostacolo. Contava sulle sue forze, seppure deboli, e non accettava di curarsi. Ma alla fine, nonostante il sogno ormai raggiunto di trovarsi nel posto che più desiderava e l'indipendenza ottenuta lavorando come ragazza alla pari in una famiglia di Melbourne, il corpo ha ceduto. «Ha avuto un collasso degli organi interni, all'Alfred Hospital di Melbourne i medici l'hanno presa per i capelli - racconta il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias - I genitori sono partiti immediatamente».

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La giovane è ormai in coma da due mesi. I medici consigliano di riportarla a casa. Ma è a questo punto che il dramma della famiglia di Mara diventa una questione che coinvolge tutti. I costi sono troppo alti e la famiglia non sarebbe riuscita a sostenerli. «Oltre al dolore per la condizione della figlia, i genitori hanno dovuto fare i conti con il costo della vita che è carissimo. Per il pernottamento in un albergo hanno contribuito i compaesani - ricorda il sindaco - Ma poi le spese per il viaggio di ritorno si aggiravano tra i 45 e i 50mila euro. E allora abbiamo attivato una raccolta fondi su un sito internet e nel giro di 5 giorni abbiamo raccolto 70mila euro». Intanto, la console a Melbourne Hanna Pappalardo si preoccupa di tutta la gestione pratica: dalla società medica specializzata nel trasporto, all'organizzazione del viaggio da Melbourne a Roma. «Mara è in stato di coma profondo, quindi hanno dovuto noleggiare una parte dell'aereo della Qantas. È stato necessario anche il supporto di un medico che l'ha assistita durante il viaggio».

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IL RICOVERO


Il Policlinico Gemelli, che è stato individuato dalla Farnesina per il ricovero della giovane, la prenderà in cura solo per un periodo breve. Mara infatti ritornerà in Sardegna, in un ospedale attrezzato con la rianimazione. «L'unico aspetto positivo di questa vicenda - spiega il sindaco - è che Mara torna in Italia. I medici dicono che non si tratta più di un problema farmacologico. La giovane respira, però non si sveglia. Sono quelle situazioni imponderabili: si può svegliare da un momento all'altro». Intanto tutti sperano in un lieto fine. «Mara è una ragazza intelligente, è laureata in legge e da quasi due anni è impiegata nell'ufficio comunale - ricorda Corrias - Sapevamo che era a rischio. Ne era consapevole anche lei, ma pensava di essere forte». E quando tre mesi fa ha chiesto una aspettativa di due anni non retribuita, per andare in Australia, persino il sindaco ha provato a dissuaderla. «Voleva andare via dal paese. Le ho parlato a lungo. Ma è stato inutile».
 

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