Alzheimer, training fisico (e cognitivo) aiutano il cervello: ruolo chiave della molecola Ccl11

Giovedì 16 Settembre 2021, 13:37 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 15:28 | 1 Minuto di Lettura

Il gruppo di ricerca

In particolare, per studiare tali meccanismi, un gruppo di ricerca coordinato da Marco Mainardi del Cnr-In e Margherita Maffei dell'Istituto di fisiologia clinica (Cnr-Ifc), ha esteso la propria indagine al sangue dei soggetti inclusi in Train the Brain, evidenziando alcune particolarità. Lo studio, che ha come primi autori Gaia Scabia di Cnr-Ifc e dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell'Università di Pisa e Giovanna Testa del Laboratorio di biologia della Scuola normale superiore, è stato pubblicato sulla rivista Brain, Behavior and Immunity. «Abbiamo notato che nel sangue dei partecipanti al progetto i livelli della molecola infiammatoria Ccl11, nota anche come Eotaxin-1, erano più bassi rispetto a quelli misurati prima dell'inizio del programma di allenamento» spiega Mainardi.

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