Gli esperimenti compiuti
«Questi esperimenti mostrano come la riduzione del
livello ematico della molecola infiammatoria Ccl11 costituisca un
meccanismo chiave nel miglioramento delle prestazioni di
apprendimento e memoria indotto dal training fisico e
cognitivo» sottolinea Margherita Maffei evidenziando che i
risultati «aprono la strada a possibili strategie
terapeutiche per alleviare gli effetti della perdita di memoria
dovuta a patologie neurodegenerative, prima tra tutte la malattia
di Alzheimer, tramite un'azione mirata su Ccl11». La
ricercatrice riferisce infine che il gruppo «è
attualmente alla ricerca di nuovi finanziamenti per proseguire il
progetto e riuscire così a chiarire, tra l'altro, quali
siano le cellule cerebrali bersaglio dell'azione di
Ccl11».
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