Vaccino CureVac in Italia, costi contenuti e facile conservazione. A luglio possibili le prime dosi

Vaccino CureVac in Italia, costi contenuti e facile conservazione. A luglio possibili le prime dosi
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Lunedì 31 Maggio 2021, 12:51 - Ultimo aggiornamento: 12:52

C’è un altro vaccino a mRna, la stessa tecnologia di Pfizer-BioNTech e Moderna, che sta terminando la terza fase dei test clinici e che potrebbe rivelarsi una nuova arma, meno costosa e più facile da conservare, contro il Covid. Si tratta del vaccino CVnCoV, sviluppato dalla tedesca CureVac, che sta sperimentando il suo farmaco in America Latina ed Europa, su quarantamila volontari.

GLI STUDI - Superate le prime fasi preliminari, che hanno dimostrato l’assenza di effetti collaterali significativi e l’innesco di una robusta risposta immunitaria, sono cominciate le fasi più delicate della sperimentazione, ma come esigono i protocolli a doppio cieco - precisa l’azienda in un comunicato - CureVac non ha ancora accesso ai risultati finché non si otterranno dati “statisticamente significativi” sulla sua efficacia. 

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IMMUNIZZAZIONE - C’è molta speranza nell’ambiente medico per questo vaccino perché potrebbe dimostrarsi molto utile per abbattere i costi dell’immunizzazione, e perché finora la tecnologia a Rna messaggero si è rivelata quella maggiormente efficace.

Inoltre, il CvnCoV si conserva alla temperatura di 5 gradi centigradi per tre mesi, e può restare a temperatura ambiente per 24 ore senza deteriorarsi: questo renderebbe molto agile la sua somministrazione, anche nelle aree del mondo in via di sviluppo, dove è difficile trovare le strutture per conservare correttamente altri vaccini che richiedono temperature bassissime di conservazione.

I COSTI - Il vaccino prodotto da CureVac potrebbe rivelarsi anche molto meno costoso dei suoi diretti concorrenti a mRna. Secondo uno studio dell’Imperial College di Londra, produrre 8 miliardi di dosi di Pfizer costerebbe 23 miliardi, con i 9 di Moderna e i soli 4 di CureVac. Ema, l'agenzia europea del farmaco, ha già iniziato ad analizzare il vaccino. A fine giugno dovremmo ottenere un verdetto definitivo. Il presidente dell'Aifa Giorgio Palù ha dichiarato a SkyTg24 che il vaccino potrebbe arrivare in Italia a luglio.

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