Andrologi, il ritmo biologico influisce anche sulla virilità: l’ansia da Covid può mettere a rischio il desiderio sessuale. L’alterazione dei ritmi circadiani, infatti, modifica la produzione del testosterone e favorisce la disfunzione erettile. La situazione per nulla rassicurante legata alla pandemia moltiplica i disturbi del sonno e mette, così, a rischio anche il desiderio sessuale di lui.
Lo ricordano gli esperti della Società italiana di andrologia che in questi ulimi mesi hanno notato una maggiore incidenza di disturbi tra la popolazione maschile che ha un sonno particolarmente disturbato. Gli esperti non si stupiscono nell'associare uno stato ansiageno e un orologio biologico alterato con i problemi sessuali. Come dimostrato da un recente studio statunitense pubblicato sul Journal of Sexual Medicine: la disfunzione erettile è più comune fra i lavoratori che fanno turni di notte «Anche l’attività dell’apparato riproduttivo maschile segue una ciclicità nell’arco delle 24 ore, governata dalle oscillazioni nella produzione del principale ormone maschile, il testosterone, che di norma viene sintetizzato in maggior quantità al mattino e prodotto in minor misura alla sera.
Non dobbiamo dimenticare che l’erezione e il benessere sessuale sono il risultato di un intero sistema che funziona seguendo una precisa sincronia fra i diversi organi , ricorda Alessandro Palmieri, presidente Società di Andrologia e professore di urologia all'Università Federico II di Napoli. «Se un ingranaggio si inceppa o non lavora bene, il primo a risentirne è proprio la vita sessuale - aggiunge. Il testosterone è fondamentale per una buona erezione e prevenire malattie cardiovascolari e osteoporosi. Mantenere il ritmo della produzione ormonale è indispensabile, per questo un buon ritmo sonno-veglia è utile anche per una soddisfacente intimità».