Una ricerca getta nuova speranza per la cura del Parkinson. I ricerctori hanno trovato una molecola sperimentale che sarebbe in grado non solo di contrastare i sintomi ma di incidere sul decorso della malattia. Come? agendo sul meccanismo biologico alterato nella malattia.
Risultati incoraggianti nei primi test sull'uomo
I primi test, condotti sia su modelli animali sia su un ristretto gruppo di pazienti, sono stati pubblicati sulla rivista Science Translational Medicine e hanno dato esito positivo.
La prima sperimentazione sull'uomo ha coinvolto 150 volontari, 122 sani e 28 con Parkinson trattati per 10 giorni con la nuova molecola. Dal trial non sono emersi problemi di sicurezza; inoltre è stata riscontrata una riduzione della proteina LRRK2 nel sangue, un primo indicatore di efficacia del trattamento. Sulla base di questi dati, a breve potrebbe essere avviata una sperimentazione più ampia.
Il futuro e le nuove terapie
Ci vorrà comunque molto tempo prima di disporre di risultati definitivi; inoltre, se anche fosse confermata l'efficacia della molecola, a oggi non è chiaro se potranno beneficiarne tutti i pazienti con Parkinson o soltanto quelli con specifiche caratteristiche genetiche.