Long Covid, dolori cronici da fibromialgia: la nuova segnalazione arriva dagli anestetisti

Long Covid, dolori cronici da fibromialgia: la nuova segnalazione arriva dagli anestetisti
Long Covid, dolori cronici da fibromialgia: la nuova segnalazione arriva dagli anestetisti
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Venerdì 23 Aprile 2021, 18:27

L'infezione da Covid può avere effetti e strascichi anche postumi alla guarigione. Gli esperti ci hanno ormai abituato a definire Long-Covid o sindrome post Covid il periodo in cui i pazienti nonostante siano guariti dal virus SARS-CoV-2 continuano ad avere effetti collaterali alla malattia. La segnalazione da Long-Covid oggi arriva dagli anestesisti dei centri di terapia del dolore non oncologico: i guariti dal Covid manifestano un dolore cronico diffuso, simile a quello della fibromialgia. A causa della pandemia quest'anno gli anestesisti si sono concentrati sul coronavirus, come spiegano gli specialisti della Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia intensiva: «Stiamo iniziando a vedere il dolore residuale da long - Covid in pazienti che hanno avuto la malattia in forma sintomatica e sono stati ricoverati in ospedale. Si tratta di un dolore muscolare diffuso e invalidante, simile a quello della fibromialgia» spiega il Direttore del S.C Anestesia, Arturo Cuomo. Gli anestesisti stimano che il 2,7% dei pazienti sintomatici e ricoverati in ospedale possano soffrire di questo dolore e si aspettano un forte aumento di questo genere di pazienti.

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La telemedicina per la fibromialgia

Secondo il censimento della Siaarti, sono 305 i centri che seguono pazienti con dolore cronico grave: di questi il 50% affetti da mal di schiena, il 30% da osteoartrosi, e l'11% da fibromialgia. «Su quest'ultima patologia serve un maggiore impegno in termini di offerta, anche alla luce delle patologie nei long Covid».

Una situazione a cui si è cercato di ovviare con un'accelerazione della telemedicina - uso di intelligenza artificiale e telemonitoraggi - per i controlli 

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La Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa ha presentato oggi un'analisi condotta in nove regioni e le due province autonome di Trento e Bolzano, da cui emerge lo sforzo fatto per assicurare le prestazioni oncologiche e cardiologiche: è emerso che gli interventi chirurgici per tumore al seno sono calati in media del 14% nel 2020 rispetto al 2019, ma ci sono realtà come Marche e Friuli Venezia Giulia, che hanno contratto l'erogazione sotto il 2%, mentre la provincia autonoma di Bolzano ha avuto addirittura un incremento del 7%. Calati in tutte le Regioni gli interventi di angioplastica, sebbene realtà come Veneto e Friuli Venezia Giulia abbiano contenuto il calo a poco più del 10%.

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