Diabete nei bimbi, è rivoluzione grazie a un monoclonale. Per i diabetologi «si apre una nuova era, sia dal punto di vista scientifico che di quello della sanità pubblica». Per la prima volta, chiarisce Lorenzo Piemonti, direttore del Diabetes Research Institute dell'Irccs Ospedale San Raffaele, «abbiamo la possibilità di intervenire in una fase precoce, prima che compaia la malattia clinica. Si tratta di una delle novità più importanti nel campo».
A “Panorama diabete” discusse le possibilità di prevenzione della malattia tramite il teplizumab
Diabete, SID: in futuro anche in Italia nuovo farmaco per ritardare il diabete di tipo 1
Per la primavolta nella storia delle terapie per la prevenzionehttps://t.co/wYB56qT0zV pic.twitter.com/smJ8EHbrHA— Ilmiodiabete (@Ilmiodiabete) May 22, 2023
Diabete, perché è rivoluzione
È in fase di revisione dalle autorità di regolamentazione dei medicinali nell'Unione Europea il primo farmaco in grado di ritardare dai 3 ai 5 anni l'insorgenza del diabete di tipo 1 nei bambini.
Prevedere per prevenire, questo il tema del forum “Panorama diabete” promosso dalla Sid
Diabete, la proposta di legge
Intanto nell'Aula della Camera è iniziata la discussione su una proposta di legge «che introduce per la prima volta al mondo lo screening per il diabete pediatrico: un primato che metterebbe l'Italia all'avanguardia», sottolinea Piemonti. «Dopo circa 30 anni di studi e trial - conclude il presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia, Raffaella Buzzetti - si è arrivati a un monoclonale capace di dilazionare l'insorgenza della malattia. Questa approvazione offre nuovo entusiasmo, dopo anni di attesa, nella ricerca per prevenire o addirittura curare il diabete tipo 1».
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