Covid, farmaco anticancro inibisce il virus: «Pralatrexato più efficace del Remdesivir»

Covid, farmaco anticancro inibisce il virus: «Pralatrexato più efficace del Remdesivir»
Covid, farmaco anticancro inibisce il virus: «Pralatrexato più efficace del Remdesivir»
di Michela Allegri
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Venerdì 1 Gennaio 2021, 11:29 - Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio, 11:22

La svolta nella cura al Covid potrebbe arrivare da un nuovo studio effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze, Shenzhen Institutes of Advanced Technology (SIAT): un farmaco che da un decennio viene utilizzato per trattare il cancro potrebbe essere utile nella cura dei pazienti affetti da Covid-19. Si tratta del Folotyn (pralatrexato) di Acrotech Biopharma, medicinale chemioterapico sviluppato e utilizzato nel trattamento dei linfomi. Dallo studio emerge che sarebbe più efficace del Remdesivir, il principale farmaco antivirale usato sui pazienti con Sars-Cov-2. «Identificare farmaci efficaci in grado di trattare il Covid-19 è importante e urgente, in particolare i farmaci approvati che possono essere immediatamente testati negli studi clinici - hanno detto gli autori dello studio, guidati dal dottor Haiping Zhang degli Istituti di tecnologia avanzata di Shenzhen - Il nostro studio ha scoperto che il pralatrexato è in grado di inibire potentemente la replicazione di Sars-Cov-2 con un’attività inibitoria più forte rispetto al Remdesivir, nelle stesse condizioni sperimentali».

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Per cercare di fronteggiare la pandemia, i ricercatori di tutto il mondo hanno cercato farmaci efficaci, testando quelli che erano già stati approvati per trattare altre patologie. Sono stati effettuati test e prove di laboratorio per simulare il modo in cui i vari medicinali avrebbero interagito una volta entrati in contatto con il nuovo virus. Zhang e i colleghi del suo team hanno effettuato uno screening virtuale dei farmaci esistenti, ricostruendo le interazioni farmaco-virus. Hanno utilizzato questo approccio per esaminare 1.906 medicinali, testando la loro potenziale capacità di inibire la replicazione di Sars-Cov-2 prendendo di mira una proteina virale chiamata RdRP (RNA polimerasi RNA-dipendente), che sostanzialmente copia e replica il materiale genetico del virus. Sono stati identificati quattro farmaci promettenti, che sono stati poi testati contro in esperimenti di laboratorio. Due dei medicinali, il pralatrexato e l’azitromicina, hanno inibito con successo la replicazione del virus.

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Da altri esperimenti di laboratorio è poi emerso che il pralatrexato è stato più efficace rispetto al Remdesivir. Il farmaco chemioterapico può però provocare effetti collaterali significativi e, visto che viene utilizzato nel trattamento di pazienti colpiti da una forma particolarmente aggressiva di linfoma, l’uso immediato per i soggetti affetti da Covid-19 non è garantito. Il risultato più importante della ricerca, comunque, è l’efficacia dell’approccio sperimentale, con la strategia di screening utilizzata per identificare farmaci potenzialmente utili sfruttando l’intelligenza artificiale. I ricercatori, che hanno pubblicato il loro lavoro su Plos Computational Biology, stanno ora lavorando allo sviluppo di metodi per la generazione di strutture molecolari che potrebbero essere sfruttate in nuovi farmaci per il trattamento del Covid-19.

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