Vaccino, gli italiani che hanno ricevuto la seconda dose sono 2 milioni. Remuzzi: «Immunità di gregge non serve il 60%»

Vaccino, gli italiani che hanno ricevuto la seconda dose sono 2 milioni. Remuzzi: «Immunità di gregge non serve il 60%»
Vaccino, gli italiani che hanno ricevuto la seconda dose sono 2 milioni. Remuzzi: «Immunità di gregge non serve il 60%»
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Lunedì 15 Marzo 2021, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 12:30

Prosegue la campagna vaccinale in Italia. Mentre si attende l'accelerazione chiesta dal premier Mario Draghi (obiettivo: triplicare le dosi giornaliere), sono 2.003.391 gli italiani vaccinati con il richiamo delle due dosi, come risulta dai dati del ministero della Salute. Mentre sono 6.715.732 i vaccini somministrati in tutta Italia, pari all'85,1% delle 7.891.990 dosi finora distribuite a tutte le regioni. 

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Perché è importante vaccinare più persone possibili? Per raggiungere l'immunità di gregge. E su questo, il prof. Remuzzi, direttore dell'Istituto Mario Negri, ospite di 'Agorà' su RaiTre, dice una cosa importante: «Se riuscissimo a vaccinare rapidamente 20 milioni di italiani avremmo una riduzione importate della pressione sugli ospedali. Per l'immunità di gregge non c'è bisogno di arrivare al 60% secondo me, perché alcuni hanno una immunità preesistente». In sostanza, nell'immunità di gregge verrebbero conteggiate anche le persone che hanno assunto un'immunizzazione naturale dopo aver contratto in precedenza il Covid«Bisogna considerare le persone che sono già state ammalate e pertanto hanno una difesa anticorpale e altre ancora che, per alcune ragioni, hanno una sorta di immunità preesistente», spiega Remuzzi.

Vaccini e restrizioni in questo momento sono armi potentissime, commenta: «Gli studi mostrano che se il 95% delle persone rispettassero le misure previste, non ve ne sarebbe bisogno».

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