«Ci sono tanti bei mestieri. Se io non voglio vaccinarmi (al Covid ndr.) vado a fare il verduraio, vado a fare il meccanico, non vado a fare l'infermiere»: è questo il parere dell'assessore alla Sanità della Regione Puglia Pierluigi Lopalco in merito all'obbligatorietà dei vaccini. Lopalco, nel corso del suo intervento a Piazzapulita, ospite di Corrado Formigli, ha parlato dell'andamento del coronavirus nella regione. Soprattutto, l'assessore alla Sanità ha parlato della difficoltà nel gestire il sistema sanitario regionale in caso di una massiccia resistenza del personale medico alla vaccinazione. Difficoltà legata all'impossibilità di licenziare.
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La legge regionale
Infatti, stando alle parole di Lopalco, «noi non abbiamo strumenti per licenziare queste persone (medici e infermieri ndr.): non si possono licenziare, ma perlomeno con questa legge - noi in Puglia - potremmo allontanarli perché non sono idonei». In Puglia è stata approvata, infatti, una legge regionale che obbliga gli operatori sanitari a ricevere le dosi di vaccino anti Covid, allo scopo di prevenire ulteriori contagi.
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«Noi avevamo già, in Puglia - ha spiegato l'assessore - una legge che permetteva al datore di lavoro attraverso il medico competente quello che è il giuidizio di indeoneità alla mansione, per quegli operatori sanitari che non si vaccinano. Ad esempio, se non mi vaccino al morbillo non posso prestare servizio in un reparto di oncoematologia pediatrica. Questo era il principio: oggi l'abbiamo aggiornata al Covid. L'unico problema è che è difficile trovare un luogo dove un operatore sanitario non vaccinato al Covid non faccia danni.
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Le opposizioni
«Per il momento - ha garantito Lopalco - non ci è capitato. Abbiamo avuto un'enorme adesione e segnalazioni sporadiche che stiamo valutrando caso per caso. In questo momento gli infermieri sono forti del fatto che sono pochi nelle strutture e soprattutto nelle rsa. Poi formigli ha chiesto un parere personale a Lopalco; alla domanda se fosse favorevole al licenziamento di medici e infermieri che rifiutano il vaccino ha risposto: «Si, sinceramente sì, perché ci sono tanti bei mestieri. Se io non voglio vaccinarmi vado a fare il verduraio, vado a fare il meccanico, non vado a fare l'infermiere», ha concluso l'assessore alla Sanità della Puglia.