Tumore, piano del Ministero: test low cost per sapere se abbiamo ereditato alterazioni

Tumore, piano del Ministero: test low cost per sapere se abbiamo ereditato alterazioni
Tumore, piano del Ministero: test low cost per sapere se abbiamo ereditato alterazioni
di Valentina Arcovio
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Venerdì 25 Ottobre 2019, 10:44 - Ultimo aggiornamento: 20:39

Fra una decina di anni ognuno di noi potrà sottoporsi a un test genomico che ci permetterà di sapere se abbiamo ereditato alterazioni genetiche che possono farci ammalare di cancro. E' l'obiettivo ambizioso di uno dei tre progetti finanziati dal ministro della Salute, Roberto Speranza, e affidati agli Irccs di Alleanza Contro il Cancro, la Rete Oncologica Nazionale. I dettagli dei progetti, che partiranno a gennaio 2020, sono stati annunciati ieri in occasione della presentazione de «I Giorni della Ricerca», iniziativa promossa dalla Fondazione Airc che si terrà dal 3 al 10 novembre. L'evento è stata l'occasione di ricordare, oltre al contributo della Fondazione Airc alla ricerca sottolineato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella («Sconfiggere definitivamente il cancro è un traguardo possibile, ma solo se c'è un grande impegno comune»), anche i piani che il ministero della Salute ha per il futuro.

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I PROTOCOLLI
Il primo progetto sostenuto da Speranza riguarda uno screening con un nuovo test genomico a basso costo per caratterizzare tutti i tumori e comprendere quali pazienti si siano ammalati a causa di una predisposizione ereditaria. Questo test permetterà di curare meglio i pazienti e di avviare piani di prevenzione mirata nei familiari a rischio. «Il progetto sfrutterà la piattaforma Gersom che al momento funziona per 33 tipi di tumore», spiega Ruggero De Maria, presidente di Alleanza Contro il Cancro.

«Partiremo coinvolgendo circa 4 mila pazienti, affetti da cancro alle ovaie, alla mammella e al colon. Il nostro obiettivo - continua - è di individuare le alterazioni genetiche che predispongono al tumore sia per migliorare la terapia dei pazienti che, eventualmente, per indirizzare i familiari che hanno ereditato queste alterazioni a specifici programmi di prevenzione». Per il momento il progetto riguarderà solo tre tipi di cancro e i malati con le loro famiglie, ma in futuro si prevede di estendere il test a tutta la popolazione per tutti i tipi di tumore. «Tra circa 10 anni un test di questo tipo costerà intorno alle 50 euro e questo significa che sarà accessibile a tutti», specifica De Maria. «Ognuno di noi quindi potrà conoscere la sua predisposizione genetica a ogni tipo di tumore», aggiunge.

Il secondo progetto, invece, ha come obiettivo la creazione di una grande banca dati nazionale che consentirà di centralizzare tutte le informazioni delle cosiddette «analisi omiche» (genomica, trascrittomica e radiomica) dei pazienti degli Irccs. Alleanza Contro il Cancro lavorerà insieme alle altre reti degli Irccs per dotare il paese di una struttura che permetta di analizzare i dati più complessi in modo da consentire ai medici di identificare la cura migliore per ciascun paziente. Il terzo progetto si focalizza, invece, sulle terapie CAR T, quelle che prevedono l'uso di cellule del sistema immunitario che, dopo essere state prelevate dai pazienti, vengono «ingegnerizzate» in laboratorio in modo da renderle in grado di distruggere il tumore una volta reintrodotte nei pazienti.

Questo tipo di terapia genica è oggi disponibile solo per combattere alcuni tumori del sangue, ma potenzialmente è in grado di curare molti altri tumori oggi incurabili. «Le terapie Car-t - dice Speranza - sono un segmento strategico su cui il Governo ha deciso di investire 60 milioni di euro, prevedendo 10 milioni per ogni officina farmaceutica», ovvero laboratori ad altissima tecnologia in cui vengono modificate le cellule immunitarie del paziente contro i tumori. «E' in corso un confronto con le regioni - aggiunge il ministro e si sta individuando con un decreto dove allocare i laboratori e le risorse».

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