Tumore alle ovaie, nuovo test velocizza la diagnosi: ecco come funziona

Il tumore ovarico epiteliale, di per sé, è una patologia molto insidiosa in quanto asintomatica per gran parte del suo decorso.

Tumore alle ovaie, nuovo test velocizza la diagnosi: ecco come funziona
Tumore alle ovaie, nuovo test velocizza la diagnosi: ecco come funziona
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Lunedì 5 Giugno 2023, 16:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Giugno, 15:25

Un nuovo test diagnostico per il cancro alle ovaie potrebbe individuare la malattia ben prima dei metodi attuali, aumentando quindi le chance di sopravvivenza delle pazienti. Il risultato del nuovo studio, condotto all'Università di Pechino, è stato pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine. Si tratta di un test basato su sette sostanze chimiche presenti nel fluido uterino che ha superato in efficacia lo strumento principale attualmente in uso per la diagnosi del cancro ovarico, una malattia che risulta spesso mortale proprio a causa delle frequenti diagnosi tardive. 

Il tumore ovarico epiteliale, di per sé, è una patologia molto insidiosa: è asintomatica per gran parte del suo decorso, per cui, quando ci si rivolge a un medico, di solito ha già raggiunto uno stadio avanzato. Cosa che la rende difficile da curare. Attualmente per diagnosticare il tumore ovarico si usa un esame del sangue specifico per la ricerca di una proteina chiamata "CA125", che però non sempre ha successo.

L'esperimento

Per sviluppare un test più efficace, il gruppo di ricerca guidato dal Professor Pan Wang dell'Università di Pechino ha raccolto il liquido uterino di 219 donne afflitte da tumore, alcune in fase iniziale, altre con tumore ovarico in fase avanzata, altre ancora con tumore ovarico benigno e tumore endometriale. Il liquido uterino contiene cellule e prodotti metabolici (o metaboliti) provenienti dalle ovaie e dalle tube di Falloppio. Utilizzando strumentazioni chimiche ad hoc, ovvero gli spettrometri di massa, i ricercatori hanno esaminato quindi il fluido di 96 donne per individuare quelle che presentavano livelli già alti di metaboliti, per separarle da quelle con cancro ovarico in fase iniziale.

Gli esperti hanno identificato un gruppo di sette sostanze, tra cui gli aminoacidi
tirosina e fenilalanina, che potrebbero essere utilizzati per la diagnosi precoce. Poi hanno analizzato i fluidi delle restanti 123 donne per questi sette metaboliti e hanno eseguito anche il classico test CA125. Il nuovo esame ha identificato con precisione la maggior parte delle donne con tumore ovarico in fase iniziale e si è rivelato molto più efficace del test CA125 nel diagnosticare il tumore ovarico in una fase più precoce. I risultati sono promettenti, ma il test deve essere convalidato in un gruppo più ampio di persone, confrontando il profilo di presenza e concentrazione delle sette sostanze anche
in donne sane per escludere il rischio di falsi positivi.

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