Quanto circola la variante Delta in Italia? La variante indiana è arrivata anche nel nostro Paese e la sua presenza potrebbe essere sottostimata, dice il virologo Massimo Galli. La presenza «è probabile che sia sottostimata. Servono maggiori investimenti e attività sul tracciamento e il sequenziamento, che per il momento si fa in modo parziale, sufficiente a dirci alcune cose ma non a coprire quanto sarebbe necessario», ha detto ad Agorà, su RaiTre, Massimo Galli, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, aggiungendo: «In Gran Bretagna, ad esempio, «hanno messo in piedi un consorzio di centri che è una macchina da guerra e sforna una quantità incredibile di sequenze. Noi, da questo punto di vista abbiamo il ruggito del topo, in confronto».
La variante Delta, o variante indiana, ha aggiunto l'infettivologo, «si diffonde meglio di quella inglese. È una lotta, non è detto che si debba perdere.
E rispetto alla necessità di una terza dose, «secondo me conta molto la risposta immunitaria individuale». A ogni modo «il solo vaccino non garantisce il bollino verde». «Alcuni tra gli ospedalizzati e i morti in Inghilterra infatti - ha concluso Galli - erano persone anche vaccinate con 2 dosi ma che non hanno risposto al vaccino. Perché c'è una piccola fetta di popolazione che non risponde al vaccino».
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