«Mascherine come un test di gravidanza»: un colore ti dirà se sei positivo al virus

«Mascherine come un test di gravidanza»: un colore ti dirà se sei positivo al virus
«Mascherine come un test di gravidanza»: un colore ti dirà se sei positivo al virus
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Lunedì 25 Gennaio 2021, 08:01 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 12:01

Un adesivo su una mascherina ti dirà se sei positivo. Come un test di gravidanza. Mentre il Covid-19 continua a diffondersi, i ricercatori sono a caccia di modi nuovi e creativi per aiutare a rilevare i casi. Un team dell'Università della California di San Diego sta sviluppando qualcosa di innovativo: un adesivo che cambia colore. L'adesivo è una striscia reattiva che può essere posizionata sulle N95, mascherine chirurgiche o in tessuto e «rilevare la SARS-CoV-2 nel respiro o nella saliva», si legge in un comunicato stampa dell'università. Mentre la persona che indossa la mascherina respira, la striscia reattiva mira a rilevare le molecole che scindono le proteine ​​prodotte da un'infezione da Covid. Una volta che l'utente rimuove la mascherina, spreme il contenuto del blister sulla striscia reattiva. Se la striscia assume un colore specifico, significa che sono presenti molecole di infezione.

L'università afferma che il test sarebbe simile a quello di un test di gravidanza a casa, con la striscia reattiva con una linea di controllo che mostra come sarà un risultato positivo. Jesse Jokerst, professore di nanoingegneria presso la UC San Diego Jacobs School of Engineering e capo ricercatore principale del progetto, ha garantito che le strisce non sostituiranno i protocolli di test standard. «Va pensato come a un approccio di sorveglianza, simile ad avere un rilevatore di fumo in casa tua», ha detto Jokerst. «Se viene attivato sai che c'è un problema ed è allora che lo esamineresti con test più sofisticati».

Jokerst e i ricercatori della UC San Diego School of Medicine mirano a testare le strisce su campioni di saliva positivi prima che vengano testati su pazienti e operatori sanitari.

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Lo scopo del progetto, ha affermato l'UCSD nel suo comunicato stampa, è quello di aiutare a fornire «una sorveglianza semplice, economica e affidabile» per le infezioni che può essere eseguita «quotidianamente e facilmente implementata in ambienti poveri di risorse». Si prevede che i test costeranno solo pochi centesimi per striscia, rendendoli «accessibili a tutti».

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