Curare i denti da bambini può evitare seri problemi in età adulta: i consigli dell'esperto sulla prevenzione dentale

Assolutamente vietato l’utilizzo prolungato del biberon contenente latte o bevande zuccherate prima di andare a letto, se non seguito da un’accurata igiene orale

Curare i denti da bambini può evitare seri problemi in età adulta: i consigli dell'esperto sulla prevenzione dentale
Curare i denti da bambini può evitare seri problemi in età adulta: i consigli dell'esperto sulla prevenzione dentale
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Sabato 22 Aprile 2023, 13:55

Prevenire è meglio che curare, soprattutto se le cure per i denti possono costare tante e se sono possono portare a problemi di salute seri. La prevenzione è l'elemento chiave, ma non solo: «Seguire semplici regole - spiega Stefano Scavia, docente presso l’Università Bicocca di Milano - aiuta a scongiurare future malocclusioni agevolando un corretto sviluppo osseo cranio-facciale».

La prevenzione come punto di inizio   

Qual è il il ruolo dei genitori per far rispettare buone abitudini igieniche e alimentari? La prevenzione ma sin da piccoli. Diversi studi dimostrano che le malocclusioni colpiscono una fascia di popolazione fra il 60 e l'80%. Un dato significativo che chiede interventi precoci: «Programmarli sin dalla tenera età - spiega Stefano Scavia, docente presso l’Università Bicocca di Milano - consente di lavorare non solo sul posizionamento dentale ma anche sul corretto sviluppo osseo cranio-facciale. Questo si traduce in una terapia non solo più efficacie, ma anche capace di prevenire e intercettare complicanze legate allo sviluppo, molto più complesse se trattate in età adulta. Investire nella cura precoce dei denti dei bambini insomma non solo facilita l’approccio con il dentista, ma instaura nel soggetto un rapporto positivo e di fiducia che lo agevolerà, una volta adulto, nel prendersi cura della propria salute».  

Compito dei genitori dunque è quello di non trascurare piccole, semplici regole. Tenendo presente che investire economicamente sulla salute orale fin dalla giovane età, nella maggior parte dei casi, porta ad un risparmio di soldi nel tempo: «Oggi sappiamo - continua Scavia - che problematiche legate ad una cattiva occlusione, a dei denti rovinati, a un alterato lavoro dell’apparato masticatorio possono innescare una serie di alterazioni, definite discendenti, a carico di organi e strutture muscolo-scheletriche dell’intero organismo. Per questo motivo una negligenza da parte dei genitori, nei confronti della salute orale dei propri bimbi, potrà agevolare in futuro lo sviluppo di diversi stati patologici, intra ed extra orali, oltre ad un difficile rapporto del figlio con il dentista e con la figura del medico in generale, che sarà meno educato ed abituato a prendersi cura del proprio corpo e della propria salute».  

Cosa serve allora? Le virtuose abitudini alimentari, il buon esempio dei genitori, le tecniche per una corretta igiene orale domiciliare, le pratiche preventive e i controlli periodici dal dentista sono gli elementi chiave: "Al primo punto -afferma Scavia- la pulizia quotidiana delle gengive del lattante: Consigliata dopo ogni poppata attraverso una semplice garza inumidita o simpatici ausili in commercio, è purtroppo una pratica spesso sottovalutata che invece ricopre un ruolo fondamentale nel mantenimento di un buon microbiota orale.

Già alla comparsa del primo dentino è consigliabile iniziare la buona abitudine dello spazzolamento dopo i 2/3 pasti principali con uno spazzolino per bambini extra soft a testina molto piccola -misura 0-3 anni - abbinato ad un dentifricio fluorato che contenga almeno 1000 ppm di fluoro, in dose rice size. Per i più grandicelli, dai 2 ai 5 anni, valgono le stesse regole ma la dose diventa pea size e aggiungiamo che lo spazzolamento deve avvenire per almeno 2 o anche 3 minuti, come per gli adulti. Per incentivare i nostri bimbi a rispettare la tempistica, possiamo aiutarli con piccoli trucchi: una clessidra, l’ascolto della propria canzone preferita, lo spazzolino dei cartoni animati del cuore con timer incorporato".  

L'educazione alimentare

Altro punto, dicevamo, l'educazione alimentare che rappresenta un tassello fondamentale propedeutico ad una buona igiene orale: «Bisogna -dice Scavia- evitare che vi sia un eccessivo consumo di zuccheri e carboidrati fermentabili (come caramelle o dolci),  evitare un’eccessiva frequenza nei pasti (molti spuntini o bevande zuccherate fuori pasto), i batteri presenti nel cavo orale convertono gli zuccheri in acidi che aggrediscono e demineralizzano lo smalto dentale, causando i processi cariosi. Assolutamente vietato è anche l’utilizzo prolungato del biberon contenente latte o bevande zuccherate prima di andare a letto, se non seguito da un’accurata igiene orale, in quanto nella notte, quando il flusso salivare è notevolmente ridotto, il rischio di sviluppo di carie è maggiore».  

 

La (dis)funzione del ciuccio  

Capitolo ciuccio. Il suo buon utilizzo e la sua precoce eliminazione sono elementi fondamentali per sfruttarne i comunque discutibili vantaggi senza incorrere negli aspetti negativi: «La scelta di un ciuccio anatomico, sottile e ortodontico - sostiene Scavia - è determinante per ridurre il rischio di future malocclusioni dentali. Severamente vietato intingere il ciuccio in zucchero o miele, per scongiurare il rischio di carie anche destruenti. Limitarne l’utilizzo in particolari momenti o situazioni della giornata ed eliminarlo nel più breve tempo possibile e comunque entro e non oltre i 2 anni, per evitare di incorrere, anche in questo caso, in problematiche dentali e, nei casi più gravi, in difficoltà di articolazione del linguaggio».  

Il ruolo dei genitori è cruciale nella prevenzione, promozione e mantenimento della salute orale dei propri bambini e in questo devono essere adeguatamente supportati dal pediatra e dall’odontoiatra o più specificatamente dallo specialista in odontoiatria infantile, il pedodonzista: «La prima visita dal dentista -conclude Scavia- è consigliata a 6 anni, per un primo controllo volto ad intercettare possibili patologie ma soprattutto per fornire un’adeguata istruzione ai genitori a seconda del tipo di dentizione del proprio bambino e per quest’ultimo per familiarizzare con l’ambiente odontoiatrico in serenità. Il rapporto che interviene con il dentista negli anni successivi dipende in gran parte da come il medico abbia saputo accoglierlo ed abbia interagito con lui da piccolo. Per questo motivo, nei centri più all’avanguardia, è presente personale specializzato in medicina e psicologia per la cura dei bambini, preparato su tutte quelle strategie che portano a conquistarsi la fiducia e a donare serenità. Cartoni animati a tema, racconti vocali e libri illustrati, si rivelano strumenti distraenti e accattivanti, estremamente utili per un’esperienza positiva».

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