Fondazione Mesit: «Educazione sanitaria a scuola»

Fondazione Mesit: «Educazione sanitaria a scuola»
di Francesco Guarino
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Giovedì 14 Luglio 2022, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 18:58

Nel mondo della sanità è necessaria una rivoluzione, soprattutto culturale.

Ma questa rivoluzione non può che partire dai più giovani. Questo elemento ci porta a proporre come Fondazione di medicina sociale, l’istituzione dell’educazione sanitaria e della medicina sociale come materia d’insegnamento nelle scuole italiane. Soltanto così potremo avere studenti, e poi cittadini, davvero informati, consapevoli e ricettivi rispetto a quelle che sono le strategie di promozione della salute e di prevenzione». È la proposta lanciata da Marco Trabucco Aurilio, presidente della Fondazione Mesit, durante il convegno svoltosi a Roma su “La medicina sociale in evoluzione: tra innovazione, nuovi bisogni e tutela della disabilità”, organizzato dalla Fondazione in collaborazione con il network editoriale PreSa - Prevenzione Salute, il Ceis dell’Università di Roma Tor Vergata ed il Crispel dell’Università di Roma Tre. Idea subito accolta dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, intervenuto ai lavori. «Condivido la proposta di introdurre fin dai primi momenti dell’istruzione che garantiamo ai nostri giovani l’attenzione ai temi della salute. Che non vuol dire medicalizzare i ragazzini: vuol dire attenzione a quei comportamenti di rischio che sono dannosi». «L’accesso al più alto grado possibile di salute è un obiettivo di estrema importanza: una sfida per il futuro delle nuove generazioni che presuppone la partecipazione di molti altri settori strategici oltre quello sanitario. Seguendo la logica “One Health” dobbiamo auspicare un ritorno alla pianificazione e alla programmazione sanitaria, supportata dallo strumento dell’Hta con riferimento specifico ai fabbisogni reali», ha spiegato Francesco Saverio Mennini, docente alla Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” e Presidente SiHTA.

Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, Angelo Buscema, giudice costituzionale; Giovanni Leonardi, segretario generale Ministero della Salute; Pasquale Tridico, presidente INPS; Raffaele Migliorini, coordinatore generale medico legale INPS; Marcella Marletta, - consigliere della Federazione Associazioni Volontariato Oncologico e coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione Mesit.

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